Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer del Napoli, ha condiviso importanti riflessioni sul futuro e sulle opportunità che il club ha davanti. Tracciando un quadro dettagliato delle potenzialità di espansione del Napoli, Bianchini ha messo in luce non solo l’importanza del mercato asiatico nel panorama calcistico internazionale, ma anche il distintivo modello di sostenibilità finanziaria del club partenopeo.
Tommaso Bianchini ha sottolineato come il mercato asiatico rappresenti un’area strategica per il Napoli, affermando che è fondamentale per il club esplorare nuove opportunità in territori che possiedono una crescente passione per il calcio e per il brand Napoli. L’Asia, con le sue diverse culture e la sua grande popolazione, offre un potenziale di crescita commerciale che non può essere trascurato. A livello economico e mediatico, il pubblico asiatico è sempre più attratto dalle squadre europee, e la presenza del Napoli in questo mercato potrebbe tradursi in enormi benefici sia in termini di sponsor che di esposizione mediatica.
Bianchini ha citato l’idea di un “supereroe giapponese” come simbolo del tipo di approccio creativo e innovativo che il Napoli potrebbe adottare per attrarre tifosi e sponsor in Asia. Giocatori di fama mondiale dagli Asia, insieme a una strategia di marketing mirata, potrebbero contribuire a consolidare il marchio del Napoli in un mercato pieno di opportunità. Infatti, numerosi club europei hanno già intuito l’importanza di questo mercato e hanno avviato iniziative specifiche per attrarre i tifosi asiatici, aumentando il loro appeal e i ricavi.
Un aspetto che Bianchini ha fortemente voluto mettere in evidenza è il modello di sostenibilità economica del Napoli. Secondo quanto affermato dal CRO, il club partenopeo si distingue nettamente da molte altre società calcistiche europee, in quanto riesce a coniugare risultati sportivi con la crescita finanziaria e il rispetto delle normative. Questo modello, guidato dalla gestione oculata di Aurelio De Laurentiis, ha permesso al Napoli di migliorare la propria situazione economica senza dover ricorrere a misure drastiche o a investimenti insostenibili.
La sostenibilità, in questo contesto, non si riferisce solamente alla parte economica, ma abbraccia anche pratiche etiche e responsabili nel gestire le risorse. L’attenzione alla produzione di utili e la capacità di attrarre talenti sono stati elementi chiave nella strategia del Napoli, consentendo al club di emergere nel panorama calcistico europeo senza compromettere la propria integrità finanziaria. Bianchini ha enfatizzato come la produzione di utili e la ricerca di risultati sportivi siano obiettivi interconnessi e compatibili, rendendo il Napoli un esempio virtuoso di come si possa gestire un club calcistico con lungimiranza.
La conversazione con Bianchini sul futuro del Napoli non si è limitata solamente ad indicare opportunità nel mercato asiatico o a considerazioni sulla sostenibilità finanziaria. Il CRO ha anche delineato una visione a lungo termine per il club, evidenziando come il Napoli intenda continuare a crescere non solo sul campo, ma anche a livello di immagine e reputazione internazionale. Un aspetto fondamentale di questa strategia è il rafforzamento della base di tifosi attraverso campagne di marketing innovative e interattive, nonché collaborazioni con marchi globali.
In un’epoca in cui il football è profondamente interconnesso grazie alla tecnologia e ai social media, il Napoli si pone come obiettivo quello di diventare un marchio globale. Attraverso eventi, attività promozionali e l’engagement diretto con i tifosi, Bianchini ha evidenziato come il club possa raggiungere un pubblico sempre più vasto, non solo in Europa, ma anche nei nuovi mercati emergenti.
Allo stesso tempo, la gestione oculata delle risorse e la continua ricerca di risultati competitivi sul campo sono cruciali per mantenere e amplificare il successo del club. Attraverso una crescita concertata e ben pianificata, il Napoli aspira non solo a ottenere un posto d’onore nella storia del calcio europeo, ma anche a diventare un punto di riferimento per pratiche di gestione sostenibile nel settore.