La partita di Serie A tra TORINO e NAPOLI, programmata per il 1 dicembre 2024, è destinata a diventare un evento controverso per i tifosi della squadra partenopea. La decisione del Prefetto di Torino, che ha imposto il divieto ai residenti in CAMPANIA, è stata stabilita in seguito alle indicazioni provenienti dall’Osservatorio sportivo. Una misura che si fa portatrice di un clima di tensione tra le fazioni calcistiche e che solleva interrogativi sulla gestione della sicurezza in occasione di eventi sportivi.
Il divieto ai residenti in Campania
La decisione di vietare l’accesso ai residenti in CAMPANIA ha suscitato reazioni contrastanti. Nessun tifoso di NAPOLI proveniente dalla regione sarà autorizzato ad assistere alla partita allo STADIO OLIMPICO GRANDE TORINO, come parte di un protocollo di sicurezza mirato a prevenire situazioni di possibile conflitto tra le tifoserie. Questo provvedimento si inserisce in un contesto più ampio di normative di sicurezza che le autorità locali stanno attuando nel corso di eventi sportivi di grande richiamo, in particolare quelli che coinvolgono squadre con un seguito particolarmente appassionato come il NAPOLI.
La scelta è stata motivata dalla necessità di garantire un clima di sicurezza, considerando anche la storicità di episodi di violenza che si sono registrati in passato in occasioni simili. Le autorità , attraverso l’Osservatorio sportivo, analizzano costantemente la situazione e, attraverso misure preventive come queste, sperano di ridurre il rischio di incidenti e disordini, preservando la tranquillità delle città che ospitano queste manifestazioni.
La vendita dei biglietti e la presenza di tifosi
Nonostante il divieto, il TORINO ha avviato la vendita dei biglietti per i settori limitrofi a quello ospiti. Questa strategia era volta ad accogliere i tifosi napoletani provenienti da altre regioni italiane. Secondo le informazioni rilasciate da Club Milano Azzurra, ben 15.000 biglietti sono già stati venduti, il che significa che si prevede la presenza di un gran numero di tifosi provenienti da diverse parti d’Italia.
L’incremento di vendite nei settori esauriti suggerisce che ci sarà un notevole afflusso di tifosi partenopei, anche se non residenti in CAMPANIA. La situazione evidenzia l’interesse e la passione dei supporters per il NAPOLI, rendendo l’atteso match una vera e propria attrazione, nonostante le limitazioni imposte.
Inoltre, si registrano preoccupazioni da parte delle autorità riguardo alla gestione dell’evento e alla sicurezza pubblica, considerando l’alto numero di appassionati che potrebbero affollare le strade torinesi nel giorno della partita. La coordinazione tra forze dell’ordine e organizzatori sarà cruciale nel garantire che l’incontro si svolga senza inconvenienti e mantenendo l’ordine pubblico.
Le ripercussioni sulla rivalità calcistica
La rivalità tra TORINO e NAPOLI è storicamente accesa e questo match avrà luogo in un contesto già teso, dovuto alle dimensioni del pubblico previsto. Il divieto imposto non fa altro che aumentare le aspettative per un incontro che si preannuncia infuocato, non solo sul campo, ma anche tra i tifosi.
Le misure di sicurezza e la gestione del pubblico, oltre a rappresentare una risposta alle dinamiche ultras, stanno contribuendo a complicare ulteriormente i rapporti tra tifoserie, in un contesto in cui il supporto per le proprie squadre è un aspetto fondamentale dell’identità culturale calcistica. Questo clima di attesa e di tensione renderà il match del 1 dicembre non soltanto un confronto sportivo, ma anche un importante test di gestione della sicurezza e della diplomazia tra tifosi delle due squadre.