Il progetto “Musica e Alzheimer” rinnova il proprio impegno nell’assistenza ai pazienti affetti da Alzheimer, proponendo novità significative per la terza edizione. Sotto l’egida dell’UMAI , questo importante programma avrà luogo presso il CTO di Napoli e mira a supportare non solo i malati, ma anche i loro familiari, attraverso l’arte e la musica. La connessione tra cultura, cura e neurologia si conferma un tema centrale, rendendo gli incontri un’importante occasione di socializzazione e stimolo cognitivo.
La terza edizione di “Musica e Alzheimer” è in programma per giovedì 31 ottobre 2024 e si terrà nell’aula magna dell’ospedale, in Viale dei Colli Aminei 21. L’iniziativa intende riattivare alcune delle facoltà cognitive compromesse dalla malattia, favorendo interazioni sociali e stimolando l’espressione emotiva tra pazienti e caregiver. Franco Branco, presidente dell’UMAI, ha evidenziato l’importanza del progetto nel promuovere la comunicazione attraverso il sorriso e i movimenti corporei, contribuendo al benessere psicofisico dei partecipanti.
Il laboratorio è gratuito e accoglierà un massimo di 20 partecipanti, realizzando incontri settimanali di circa un’ora. Inoltre, l’approccio pratico si concentra su canto e musica, permettendo ai pazienti di esprimersi creativamente e di costruire un coro che culminerà in uno spettacolo musicale. Le statistiche parlano chiaro: in Italia, il numero delle persone colpite dalla malattia di Alzheimer si aggira tra 900.000 e 1.000.000. In Campania, si stimano circa 100.000 casi, rendendo questo progetto particolarmente rilevante e necessario.
Una delle innovazioni più significative di questa edizione è l’introduzione di un centro d’ascolto per i familiari dei partecipanti. Psicologi altamente qualificati forniranno supporto, rispondendo a domande e dubbi sulla malattia e sulle dinamiche del laboratorio. Questo aspetto si rivela fondamentale per creare un ambiente di condivisione e supporto tra familiari, facilitando una migliore comprensione della malattia.
In aggiunta al supporto psicologico, il progetto include l’utilizzo di un “cassetto della memoria”. Questo strumento innovativo prevede l’impiego di filmati, immagini e cartoline che richiamano luoghi significativi dal passato dei pazienti. L’obiettivo è stimolare interazioni e discussioni, promuovendo un coinvolgimento attivo e un riconoscimento tangibile delle proprie memorie e esperienze. Attraverso questa iniziativa si desidera non solo migliorare il funzionamento cognitivo, ma anche favorire il legame affettivo tra i pazienti e i loro cari, rendendo ogni incontro un’opportunità condivisa di recupero e ricordo.
Numerosi studi hanno evidenziato gli effetti positivi della musica sui pazienti affetti da Alzheimer, non solo in termini di stimolazione cognitiva ma anche come sollievo per i familiari. Il progetto “Musica e Alzheimer” si propone obiettivi specifici e misurabili: miglioramento delle funzioni cognitive, mantenimento delle abilità quotidiane e sostegno alla salute mentale sia dei pazienti sia di chi se ne prende cura. I segni di miglioramento osservabili comprendono la riduzione dell’ansia e dei sintomi depressivi, migliorando così la qualità della vita complessiva.
La musica non è solo un elemento di intrattenimento, ma diventa un potente strumento terapeutico per favorire la memoria e l’empatia, elementi essenziali in un contesto di cura. Le adesioni al progetto sono già aperte, e per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero dedicato 333 899 8765. La terza edizione di “Musica e Alzheimer” si preannuncia ricca di emozioni e opportunità di crescita per tutti i partecipanti coinvolti.