Un clima di insicurezza avvolge la palestra Catello Scala di Torre Annunziata, dove si sono verificati ripetuti atti vandalici e furti nei recenti mesi. Gli episodi malefici hanno spinto il presidente dell’associazione Vesuvio Oplonti, Angelo Cirillo, a lanciare un appello e a denunciare pubblicamente la situazione. La palestra non è solo una struttura sportiva, ma un centro di aggregazione per decine di giovani e famiglie nella comunità, un aspetto che rende ancora più urgente la richiesta di maggiore protezione.
Le cronache degli ultimi episodi di vandalismo
Negli ultimi tempi, la palestra ha subito attacchi che destano preoccupazione. Secondo quanto riportato da Cirillo, ci sono stati tre incidenti in rapida successione, e l’ultimo è avvenuto a pochi giorni dalla denuncia. Nelle ultime due settimane, l’istituto scolastico e in particolare l’area della palestra, ha visto un incremento di attività illecite. Recentemente, sono state smontate alcune porte di accesso, portate via in un furto che ha causato danni per diverse centinaia di euro. Questo atto ha lasciato tutti nella confusione: ci si è chiesti se si trattasse di un lavoro da ladri o semplicemente di vandali in cerca di distruzione.
La settimana successiva ha visto un’incursione notturna particolarmente audace; i ladri sono riusciti a forzare un finestrone e hanno accesso alla struttura. Oltre al furto di pochi euro dai distributori automatici, i danni sono stati significativi: porte e finestre sono state rovinate, con riparazioni che hanno comportato spese ingenti. Tuttavia, nonostante gli interventi immediati per ripristinare gli spazi, la situazione è rapidamente degenerata.
L’appello per la sicurezza delle strutture sportive
La palestra Catello Scala non è solo un luogo di svago e sport, ma un ambiente vitale per la crescita di centinaia di giovani. Durante le ore pomeridiane, la struttura è un punto di riferimento per numerose famiglie della zona, che affidano i loro ragazzi agli allenatori dell’associazione. Le attività sportive, dalle categorie giovanili alla serie B nazionale, sono diventate parte integrante della vita sociale della comunità. Tuttavia, gli incidenti recenti hanno scosso questo delicato equilibrio e hanno spinto Cirillo a sottolineare l’importanza di una maggiore sicurezza.
Con il riemergere delle stesse problematiche dopo ogni intervento di riparazione, ora ci si trova di fronte a un appello per maggiore vigilanza e protezione. Cirillo ha dichiarato che non si fermeranno alle sole riparazioni; sarà fondamentale far sentire la propria voce attraverso denunce pubbliche e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di garantire un ambiente sicuro per i giovani. L’attenzione della comunità e delle autorità locali risulta ora fondamentale per contrastare questo fenomeno e proteggere una risorsa preziosa per tanti.
La risposta delle autorità e le prospettive future
Dopo l’escalation di furti e vandalismi, la responsabilità ricade anche sulle autorità locali nel trovare soluzioni pratiche per contrastare questo fenomeno. La presenza di agenti di polizia nelle aree circostanti la palestra potrebbe contribuire a dissuadere i malintenzionati. La comunità è in attesa di interventi concreti che possano garantire non solo la salvaguardia delle strutture, ma anche la sicurezza dei ragazzi che le frequentano.
Il presidente dell’associazione ha insistito sulla necessità di un dialogo aperto con le autorità, auspicando che la situazione possa migliorare attraverso una maggiore collaborazione. Coinvolgere i cittadini in iniziative di sicurezza attiva, come vigilanza di quartiere, potrebbe rappresentare un passo importante per rafforzare il tessuto sociale e ridurre l’incidenza di tali episodi.
La palestra Catello Scala è uno spazio che merita protezione e rispetto, e l’auspicio è che si riesca a ristabilire un clima di serenità che permetta a giovani e famiglie di fruire di questo bene in totale sicurezza. L’attenzione della comunità e delle istituzioni è più che mai urgente, per restituire a Torre Annunziata uno dei suoi punti di riferimento più cari.