L’accordo recentemente siglato tra il Comune di Torre del Greco e l’Università degli Studi di Napoli Federico II rappresenta un passo significativo verso la valorizzazione e la sostenibilità del settore del corallo. Questo articolo esplora i dettagli della convenzione, le implicazioni per il settore dell’economia del mare e i progetti futuri che mirano a integrare la tradizione e l’innovazione.
Il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, ha dichiarato che la stipula della convenzione con l’Università Federico II è un’importante iniziativa per la città, conosciuta storicamente per la lavorazione del corallo. La convenzione, firmata anche da Adele Caldarelli, direttore del Dipartimento di Economia, Management e Istruzioni dell’università, prevede una collaborazione tra le due istituzioni per promuovere attività di ricerca, insegnamento e iniziative di “terza missione”.
Quest’accordo ha come obiettivo principale la promozione delle attività economiche e artigianali legate all’estrazione e alla lavorazione del corallo, nonché a tutto l’indotto dell’economia del mare. Un aspetto cruciale della convenzione è l’impegno a esplorare pratiche di economia circolare, il che implica un approccio sostenibile alla gestione delle risorse e alla riduzione degli sprechi.
In termini pratici, la collaborazione riguarderà attività di analisi e ricerca sull’economia del mare, con particolare riferimento alla sostenibilità sociale e ambientale. Le due istituzioni si impegneranno anche a realizzare seminari e corsi di formazione volti a sensibilizzare sulle tematiche legate alla valorizzazione del patrimonio culturale e alle attività produttive nel settore del corallo.
Inoltre, la convenzione prevede l’attivazione di tirocini per studenti e ricercatori. Questa iniziativa offrirà occasioni concrete di apprendimento e connessione tra il mondo accademico e le aziende, fornendo nuove competenze necessarie per affrontare le sfide del settore. Durante la firma dell’accordo, sono stati evidenziati anche altri progetti in corso legati alla lavorazione del corallo.
Un progetto di particolare rilevanza è la creazione di un museo virtuale del corallo, che avrà sede nell’ex orfanotrofio della Santissima Trinità. Questo museo non solo permetterà una fruizione più ampia della cultura del corallo, ma contribuirà anche a rendere accessibili informazioni fondamentali sull’arte e la storia di questa tradizione. Inoltre, è prevista la realizzazione di un polo dei saperi presso l’ex mercato di via Purgatorio, un luogo dedicato alla ricerca e alla promozione delle competenze nel settore.
La futura installazione di strutture per lo studio del corallo all’interno della Torre Velica degli ex mulini maridionali Marzoli rappresenta un ulteriore sviluppo di grande interesse. Questi spazi includeranno vasche per la ricerca sulla riproduzione e la crescita ecosostenibile del corallo, facilitando un approccio scientifico e innovativo alla gestione di questa risorsa preziosa.
Roberto Vona e Mauro Sciarelli, ordinari di Economia e Gestione delle imprese alla Federico II e coordinatori della convenzione, hanno ribadito l’importanza dell’accordo per il supporto agli imprenditori del settore. Questo sforzo si concentra non solo sulla sostenibilità della produzione, ma anche sulla promozione dell’internazionalizzazione dei brand locali.
Adele Caldarelli ha sottolineato come, attraverso questa collaborazione, Comune e Università intendano coniugare tradizione e innovazione. La combinazione di risorse accademiche e pratiche imprenditoriali rappresenta un approccio unico per affrontare le sfide contemporanee legate al settore del corallo, mirando a garantire la sua sostenibilità economica e ambientale nel lungo termine.