Oggi, la Basilica di Santa Croce a Torre del Greco ha accolto un momento di profondo dolore durante i funerali di Ciro Perna, un ragazzo di soli 16 anni. La cerimonia, celebrata dal parroco Don Giosuè Lombardo, ha messo in luce non solo il lutto della comunità, ma anche l’importanza di investire nelle giovani generazioni. Le commoventi parole di Don Giosuè sottolineano la necessità di costruire ponti di dialogo e comprensione tra adulti e ragazzi, in un contesto sociale attualmente difficile.
Durante la celebrazione, Don Giosuè Lombardo ha condiviso la sua profonda emozione di fronte a un evento così tragico. Ha descritto il dolore presente in basilica come un sentimento profondo, ma privo di lacrime, poiché la comunità ha già vissuto giorni di attesa e sofferenza. Parlando con i familiari di Ciro, il parroco ha sottolineato come fosse difficile incrociare i loro sguardi, impoveriti dal lutto e dalla disperazione. Tuttavia, ha cercato di infondere un messaggio di speranza e luce nei loro cuori, invitando tutti a non lasciarsi sopraffare dal dolore, ma a ricercare un senso di vicinanza e conforto.
Don Giosuè ha richiamato l’importanza di coniugare i verbi che Gesù ha mostrato nei Vangeli, esortando in particolare i genitori e gli educatori a farlo. Ha previsto che la trasmissione di questa cultura di dialogo e comprensione dovrebbe avvenire a vari livelli: nel contesto familiare, educativo e religioso. È fondamentale che la comunità si unisca nel sostenere i giovani; queste interazioni sono essenziali per costruire una società più empatica e responsabile.
Nel suo discorso, Don Giosuè ha enfatizzato l’importanza di dedicare del tempo ai giovani, nonostante le sfide di comunicazione che spesso sorgono in questa fase della vita. È noto che i ragazzi cercano la loro autonomia, ma è cruciale che gli adulti creino un ambiente sicuro e accogliente. Il parroco ha sottolineato l’importanza del dialogo tra genitori e figli, suggerendo che le agenzie educative, come la scuola e la Chiesa, abbiano un ruolo fondamentale nel promuovere quest’interazione.
Incoraggiando un approccio di tenerezza, Don Giosuè ha affermato che gli adulti devono trasmettere calore e sostegno, piuttosto che critiche e condanne. Citando Don Bosco, ha sottolineato che è essenziale far comprendere ai giovani quanto siano amati e stimati all’interno della comunità. Queste relazioni positive possono contribuire notevolmente al loro sviluppo e alla loro capacità di affrontare le difficoltà della vita.
L’elemento della compassione è emerso fortemente nelle parole di Don Giosuè. Ha invitato la comunità a mostrare solidarietà nei confronti dei genitori di Ciro Perna e di tutte le famiglie che si trovano ad affrontare le sfide del mondo giovanile attuale. Il parroco ha ribadito che molti genitori si sentono sopraffatti e impreparati, e che è necessario riconoscere questa vulnerabilità.
Francisco Papa, nel contesto della giornata mondiale della gioventù, ha più volte sottolineato come i giovani siano spesso tra i più svantaggiati e a rischio. Don Giosuè ha richiamato a queste parole, rilevando una povertà giovanile che si manifesta in forme esistenziali. Ha espresso la sua inquietudine nel vedere tanti giovani smarriti e disorientati, sottolineando l’importanza di offrire loro supporto e guida.
Proprio in un contesto come quello odierno, il parroco ha auspicato che simili eventi luttuosi non si ripetano più, evidenziando la necessità di un cambiamento culturale che possa portare alla crescita e alla maturazione di una comunità più consapevole.