Nel 2023, l’Italia ha visto l’importazione di 175mila veicoli dall’Unione Europea, di cui l’82% erano usati, e circa 20mila provenienti da Paesi al di fuori dell’UE. Questo flusso di immatricolazioni ha attirato l’attenzione delle organizzazioni criminali specializzate nel traffico internazionale e nel riciclaggio, che cercano di regolarizzare auto rubate attraverso documenti contraffatti. Le cosiddette “false nazionalizzazioni” hanno portato al sequestro di 550 mezzi, di cui 132 solo l’anno scorso.
Un protocollo per contrastare l’illegalità nel settore automobilistico
Per contrastare questa fenomeno, i ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno siglato un protocollo con Unasca, associazione che riunisce autoscuole e studi di consulenza automobilistica. L’accordo prevede un’azione preventiva basata sulla condivisione di informazioni e attività di formazione mirate ai professionisti del settore e ai funzionari degli Uffici Motorizzazione Civile, al fine di garantire standard elevati di legalità e sicurezza. Il coinvolgimento di altre istituzioni e enti è previsto per raggiungere gli obiettivi stabiliti.
Unasca: un punto di riferimento nel settore automobilistico italiano
Unasca, fondata nel 1967, è l’associazione di riferimento in Italia per autoscuole, scuole nautiche e imprese di consulenza nella circolazione dei mezzi di trasporto. Con oltre 3mila imprese associate che gestiscono l’80% delle formalità relative a veicoli e imbarcazioni, Unasca serve circa 11-12 milioni di utenti all’anno, con un giro d’affari che supera i 6 miliardi di euro. L’associazione rappresenta un settore che impiega circa 30mila addetti, confermandosi un punto di riferimento nell’ambito dell’automobilismo italiano.