Tragedia a Capaccio Paestum: morto il biker Ettore Cro’ dopo la sparatoria al Festival del Sordo

La comunità di Capaccio Paestum si trova a fronteggiare un evento straziante con la morte di Ettore Cro’, un biker di 53 anni, noto e amato nella zona. Questo tragico epilogo è avvenuto dopo una sparatoria che ha lasciato tre feriti durante il Festival Internazionale del Sordo. Le indagini della Procura di Salerno sono attualmente in corso per chiarire le motivazioni di questo grave atto di violenza.

Il grave ferimento di Ettore Cro’

Ettore Cro’, padre di due figli, ha lottato per la vita dopo una sparatoria avvenuta il 14 luglio 2024. Durante questa sfortunata giornata, Cro’ è stato colpito da cinque proiettili calibro 9, subendo ferite gravissime al torace, alla clavicola e all’addome. Nonostante le cure fornite dai medici dell’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno, le condizioni di Cro’ si sono aggravate nei 20 giorni di ricovero, culminando nella sua morte il 5 agosto 2024. I tentativi dei sanitari di salvarlo si sono rivelati vani, portando a un immenso dolore per i suoi cari e per la comunità.

La notizia della sua scomparsa ha scatenato una profonda emozione tra amici e familiari, che hanno espresso il loro cordoglio attraverso messaggi sui social, celebrando la vita e la personalità di un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nella vita di chi lo ha conosciuto. La comunità si unisce nel lutto, trattenendo la memoria di Ettore e il suo sorriso, un simbolo di amicizia e amore.

L’inchiesta sulla sparatoria di Capaccio Paestum

Dopo la sparatoria al Festival del Sordo, la Procura della Repubblica di Salerno ha avviato un’inchiesta per chiarire le dinamiche dell’accaduto. Le forze dell’ordine hanno identificato e arrestato i presunti responsabili: due fratelli non udenti, G.C. e R.C., residenti a Qualiano. I due, dopo essere rimasti irreperibili subito dopo la sparatoria, si sono costituiti presso la tenenza dei carabinieri di Scafati. L’accusa per entrambi comprende tentato omicidio plurimo, mentre si indaga anche sul porto abusivo di armi.

Secondo le ricostruzioni iniziali, l’incidente si sarebbe verificato all’esterno dell’hotel Ariston, dove era in corso il “Deaf International Festival 2024“. Testimoni hanno riferito che una lite tra il gruppo di motociclisti, incluso Ettore Cro’, e i due fratelli ha preceduto la violenza. Uno dei fratelli avrebbe estratto una pistola, colpendo tre membri del gruppo. Questo atto ha gelato il clima festoso del festival, trasformando un evento di condivisione in un tragico accadimento.

Il dolore della comunità e le reazioni al lutto

La scomparsa di Ettore Cro’ ha scosso profondamente la comunità di Capaccio Paestum, dove il dolore è palpabile tra amici, familiari e conoscenti. Sui social media, sono stati pubblicati numerosi messaggi che celebrano la sua vita e il suo spirito. Tante le parole di affetto e solidarietà, che testimoniano l’impatto positivo che Ettore ha avuto nella vita di molte persone. Gli amici ricordano i momenti trascorsi insieme, descrivendolo come un uomo generoso e pieno di vita, lottando contro la tristezza della sua perdita.

L’ENS di Napoli ha espresso il proprio profondo dolore per la scomparsa di Ettore, sottolineando la sua importanza come socio e membro attivo della comunità. In una nota ufficiale, l’ente ha rivolto un pensiero di affetto e vicinanza alla famiglia Cro’ in questo momento di grande tristezza, condividendo il dolore per una perdita così atroce.

La comunità si sta organizzando per ricordare Ettore Cro’ in un modo che onori la sua memoria, promuovendo iniziative culturali e sportive che riflettano il suo spirito vivace e appassionato. L’appello è a mantenere vivo il suo ricordo, per continuare a trasmettere i valori di amicizia e amore che ha ispirato in ogni persona che ha avuto la fortuna di conoscerlo.

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Redazione