Una giornata tragica per la comunità di Torre del Greco segna la scomparsa di Ciro Perna, un ragazzo di soli 16 anni. Trasportato d’urgenza all’ospedale del Mare dopo una caduta dall’Istituto Tecnico Eugenio Pantaleo, Ciro è deceduto questa mattina. L’incidente ha sollevato preoccupazione e addolorato l’intera cittadinanza, riflettendo un dramma che colpisce giovani e famiglie.
Nella mattina di martedì 24 settembre, attorno alle 8, Ciro Perna si stava recando a scuola quando è avvenuto il tragico incidente. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane era al terzo piano dell’Istituto Tecnico Eugenio Pantaleo quando è caduto. Il tempestivo intervento dei soccorritori del 118 non è stato sufficiente a salvargli la vita, e dopo giorni di lotta in ospedale, la nota negativa è giunta nella giornata odierna. La comunità scolastica e i compagni di classe di Ciro sono stati profondamente scossi dalla notizia, il che ha portato a riflessioni sull’importanza di un supporto emotivo e sociale per i giovani.
L’episodio ha avuto una forte risonanza a Torre del Greco. In molte realtà sociali locali, sono iniziati dibattiti su tematiche delicate legate alla salute mentale e al benessere dei ragazzi. La scuola ha attivato una serie di incontri e attività di sensibilizzazione, invitando esperti a parlare delle difficoltà che gli adolescenti affrontano nei contesti attuali. Questo tragico evento ha messo in evidenza la necessità di una maggiore attenzione da parte degli adulti verso le problematiche giovanili.
La morte di Ciro Perna ha riacceso l’attenzione sui temi della salute mentale tra gli adolescenti. È fondamentale che i ragazzi comprendano che non sono soli e che esistono risorse disponibili per aiutarli in momenti di crisi. Gli studi indicano che una percentuale significativa di adolescenti può affrontare pensieri di insicurezza e depressione, spesso senza farsi aiutare. È cruciale affrontare questo aspetto e promuovere una cultura della richiesta di aiuto.
Il supporto può arrivare da diverse fonti: amici, familiari o professionisti. Sono disponibili diversi servizi, come Telefono Amico, dove chiunque può contattare un esperto per ricevere una mano e un ascolto. In Regione Campania, gli psicologi delle ASL sono attivi e pronti ad intervenire. È importante che i ragazzi sappiano che possono raggiungere questi servizi in modo riservato e confidenziale, rendendo più accessibile la richiesta di supporto.
Nell’ottica di una maggiore consapevolezza, istituzioni e associazioni locali stanno collaborando per offrire ai giovani spazi di ascolto e dialogo. La tragica perdita di Ciro deve fungere da stimolo per una riflessione collettiva sulla salute mentale giovanile e sulla necessità di costruire reti di supporto che possano accogliere e sostenere i nostri ragazzi nei momenti più difficili.