Una comunità in lutto ha dato l’addio a Carmine De Luca, tragicamente ucciso nella recente sparatoria del mercato ittico di Salerno. La cerimonia funebre, che ha avuto luogo nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore, ha visto la partecipazione di numerosi amici, familiari e rappresentanti delle istituzioni locali. Il dolore della perdita si è mescolato alla richiesta di pace e amore, mentre il sindaco di Salerno ha espresso la sua solidarietà alle famiglie delle vittime.
La cerimonia funebre di Carmine De Luca
I funerali di Carmine De Luca, noto commerciante di pesce di Salerno, si sono svolti in un’atmosfera avvolta dal dolore e dalla commozione. La cerimonia ha avuto luogo questa mattina presso la chiesa di San Giuseppe Lavoratore, situata nel quartiere Irno. Il 47enne, conosciuto affettuosamente con il soprannome di “Peppolo”, è stato ricordato da amici e familiari con corone di fiori, oggetti personali e una maglia della Salernitana, la sua squadra del cuore. Alla funzione hanno partecipato anche numerosi conoscenti, uniti per onorare la memoria della vittima di una violenza ingiustificabile.
Il parroco Don Nello Senatore ha esortato i presenti a riflettere sulla spirale di vendetta che genera violenza, invitando chi ha inflitto tale dolore a trovare il coraggio per chiedere perdono. Le parole del parroco hanno suscitato una forte reazione emotiva tra i presenti, accolte da un lungo applauso. La comunità ha dimostrato così di essere unita in questo tragico momento, riconoscendo l’importanza dell’amore e della comprensione in un mondo segnato da conflitti e ansie.
Durante la cerimonia, il lutto per Carmine è stato condiviso con il ricordo dell’altra vittima della sparatoria, Rosario Montone, un 58enne di Portici, che ha condiviso con De Luca una vita di lavoro e amicizia nel settore del commercio ittico. Entrambi lasciano una famiglia, una moglie e due figli, che ora dovranno affrontare il difficile cammino della perdita.
La sparatoria e le indagini in corso
Il tragico evento si è verificato martedì scorso nel mercato ittico di Salerno, dove Carmine De Luca e Rosario Montone sono stati feriti mortalmente. L’episodio ha scosso profondamente la comunità locale e ha attirato l’attenzione degli organi di sicurezza. Attualmente, Francesco Iacovazzo, un uomo di 72 anni e ex collega delle vittime, è oggetto di indagini in relazione al duplice omicidio.
Dopo la sparatoria, Iacovazzo si è presentato presso la caserma dei carabinieri di Mercatello, consegnando l’arma utilizzata nel delitto. La posizione dell’indagato è ora al vaglio delle autorità che stanno cercando di ricostruire la dinamica degli eventi che hanno portato a questo tragico epilogo. Non è ancora chiaro quali siano stati i motivi che hanno scatenato l’atto di violenza, ma la comunità attende risposte che possano portare giustizia per le famiglie colpite da questa tragedia.
I dettagli sulla sparatoria continuano ad emergere, contribuendo a un clima di tensione. Le autorità locali si stanno muovendo con prontezza per garantire che gli eventi non si ripetano e per rassicurare i cittadini sul fatto che sono in atto tutte le misure necessarie per affrontare la violenza nella comunità.
La reazione delle istituzioni e della comunità
Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha voluto esprimere il proprio cordoglio a nome dell’Amministrazione Comunale per la perdita di Carmine De Luca e Rosario Montone. Attraverso un post sui social media, il sindaco ha evidenziato il sentimento di vicinanza e supporto alle famiglie delle vittime, sottolineando quanto il lutto abbia colpito non solo le famiglie coinvolte ma tutta la comunità salernitana.
La sparatoria ha scosso profondamente l’opinione pubblica, portando molti a riflettere sulla necessità di un approccio proattivo alla sicurezza e alla prevenzione della violenza. Diversi cittadini si sono uniti in segno di solidarietà, partecipando alle esequie e manifestando il loro dolore per una tragedia che ha segnato la comunità.
Mentre si attende il proseguimento delle indagini, la speranza è che questo tragico episodio possa servire come spunto di riflessione per affrontare il delicato tema della violenza e della vendetta, invitando ogni individuo a scegliere percorsi di pace e comprensione. La commemorazione di Carmine De Luca e Rosario Montone può rappresentare un momento di unità e resilienza per Salerno, un richiamo alla necessità di costruire legami solidi e rispettosi tra le persone.