La comunità sorda e non solo è in lutto per la scomparsa di Ettore Cro’, un motociclista napoletano di 53 anni, tragicamente colpito in una sparatoria durante il Festival Internazionale del Sordo il 15 luglio scorso. Dopo venti giorni di lotta tra la vita e la morte presso l’ospedale Ruggi di Salerno, Ettore ha ceduto. La sua morte ha scosso profondamente il mondo socioculturale in cui era attivamente coinvolto e i tanti amici e familiari che ora piangono la sua perdita.
La sparatoria: un evento terribile
Il contesto dell’incidente
Il Festival Internazionale del Sordo, evento di rilevanza che raccoglie persone con esperienze simili e celebra la cultura sorda, si è trasformato in un’orrenda scena di violenza. Il drammatico episodio si è verificato in una giornata che avrebbe dovuto celebrare l’unità e la bellezza delle diversità, e ha lasciato un segno indelebile nella memoria di chi ha assistito all’accaduto. Le voci degli organizzatori, inizialmente piene di entusiasmo, si sono infrante nel momento in cui i colpi di pistola hanno risuonato nel contesto pacifico dell’incontro.
I dettagli della sparatoria
Ettore Cro’, attivamente coinvolto nell’organizzazione di eventi per la comunità sorda, è stato colpito da cinque proiettili sparati da una pistola di calibro 9. I proiettili hanno perforato il suo torace, clavicola e addome, infliggendo gravi ferite e depositando il motociclista in uno stato critico all’ospedale di Salerno. La gravità delle ferite ha comportato una lunga e dolorosa agonia che si è protratta per tre settimane prima che la sua vita si spegnesse.
La cattura dei responsabili
Identificazione e arresto
Gli autori di questa triste faccenda sono stati identificati come G. e R. C., due fratelli non udenti originari di Qualiano. Subito dopo l’evento, entrambi sono stati arrestati con accuse di tentato omicidio plurimo e detenzione e porto abusivo di armi. Tuttavia, con la morte di Ettore, le accuse che pendono su di loro potrebbero cambiare, complicando ulteriormente il già drammatico scenario legale.
L’impatto sulla comunità
La notizia della sparatoria ha scatenato una reazione a catena all’interno della comunità e tra le associazioni che rappresentano le persone sorde. In molti si chiedono come uno spazio di celebrazione sia potuto diventare teatro di tanta violenza. La situazione ha reso evidente la necessità di maggiore sicurezza in eventi pubblici e l’importanza di interventi per prevenire manifestazioni di violenza che possono rovinare momenti significativi di socializzazione.
Il lutto e il ricordo di Ettore Cro’
Tributi e messaggi di cordoglio
Ettore lascia due figli e una scia di messaggi di cordoglio sui social media, dove amici e conoscenti condividono le loro esperienze insieme a lui. L’Ente Nazionale Sordi ha espresso il proprio “profondo dolore per la prematura scomparsa del nostro socio Ettore Cro'”. In queste parole si riflette la grande perdita non solo per i familiari, ma per tutta una comunità che lo ha accolto e stimato.
Un’eredità di passione e partecipazione
La figura di Ettore Cro’ non sarà facilmente dimenticata. Il suo impegno attivo per la causa della comunità sorda e la sua passione per la vita hanno ispirato molti. Organizzatore di eventi e sostenitore di iniziative, Ettore rappresenta un simbolo di voglia di vivere e di inclusione che continuerà a risuonare nei cuori di chi lo conosceva. La sua morte si inserisce in un contesto più ampio, in cui la società è chiamata a riflettere sulla giustizia e sulla sicurezza, elementi che devono caratterizzare ogni spazio di incontro e festa.