La comunità di Quarto è rimasta sconvolta dalla tragica notizia della morte del piccolo Gabriele, un bambino di 10 anni, avvenuta all’interno dell’istituto scolastico “Borsellino”. Questo evento drammatico ha scosso l’intera cittadinanza, portando a manifestazioni di cordoglio e vicinanza nei confronti della famiglia del bimbo. Il sindaco Antonio Sabino ha espresso solidarietà ai familiari e ha garantito supporto psicologico per tutti gli studenti coinvolti.
La reazione del sindaco e il supporto alla comunità
Antonio Sabino, sindaco di Quarto, ha visitato i familiari del piccolo Gabriele per esprimere la propria vicinanza umana e istituzionale. Le sue parole evidenziano la profonda commozione che ha toccato la comunità locale: “È una tragedia che ha colpito molto la nostra comunità”. Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza di offrire supporto a tutti i ragazzi presenti nel momento dell’episodio, dato che si sono trovati a vivere una situazione estremamente drammatica durante l’orario scolastico.
Oltre a fornire conforto ai familiari, il sindaco ha fatto sapere che le assistenti sociali del comune sono attivamente coinvolte nella gestione della situazione. Le riflessioni di Sabino sono rivolte non solo alla famiglia colpita dalla perdita, ma anche a tutti i compagni di classe di Gabriele, che hanno assistito all’evento traumatico. Nonostante l’amministrazione comunale fosse impegnata in esercitazioni nazionali, egli ha ribadito che i pensieri e le energie sono concentrate su Gabriele e sulla sua famiglia.
In un momento difficile come questo, il sindaco ha anche voluto ringraziare i colleghi di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida, che hanno prontamente espresso le condoglianze delle loro comunità. Questo gesto di solidarietà sottolinea la forte rete di supporto intercomunale presente in tali circostanze tragiche.
I dettagli della tragedia all’interno della scuola
Il triste evento si è verificato durante la ricreazione all’istituto “Borsellino”, quando secondo fonti iniziali, Gabriele si è accasciato al suolo perdendo conoscenza. I compagni di classe, testimoni della scena, hanno immediatamente chiamato i soccorsi. La reazione degli operatori del 118 è stata tempestiva, ma purtroppo ogni tentativo di rianimazione è risultato inefficace.
L’intervento dei carabinieri è stato richiesto per avviare le indagini del caso. Sul posto è giunto anche il pubblico ministero di turno della Procura di Napoli, unitamente al medico legale, per effettuare i controlli necessari. Il magistrato ha disposto il sequestro della salma del bambino per effettuare l’autopsia, che oltre a fornire maggiore chiarezza sulle cause del decesso, servirà a fugare eventuali dubbi e a garantire le giuste procedure legali.
In base alle prime informazioni fornite dal medico legale, si esclude, almeno per ora, la causa asfittica. Tuttavia, la certezza delle cause della morte di Gabriele potrà emergere solo dal risultato degli esami autoptici, attualmente in fase di esecuzione. Questo tragico episodio ha sollevato interrogativi sulle misure di sicurezza e sul supporto emotivo disponibile per gli studenti nelle scuole, un tema che merita di essere approfondito nelle prossime settimane.