Un’improvvisa ondata di maltempo ha colpito San Felice a Cancello, una località al confine tra Caserta e Sannio, provocando una frana devastante che ha travolto diverse persone e mezzi. Tra le vittime del tragico evento ci sono Agnese Milanese, 82 anni, e suo figlio Giuseppe Guadagnino, 42 anni, entrambi dispersi dopo aver tentato di fuggire a bordo di un Apecar durante una violentissima tempesta. La situazione ha creato grande preoccupazione nella comunità locale, con ricerche in corso per trovare i dispersi.
L’emergenza maltempo a San Felice a Cancello
Il tempestoso pomeriggio di martedì
Nel pomeriggio di martedì, le condizioni atmosferiche a San Felice a Cancello hanno subito un’improvvisa intensificazione. Un temporale, descritto da molti testimoni come una bomba d’acqua, ha colpito la zona, portando con sé grandine e pioggia incessante. Agnese e Giuseppe stavano raccogliendo nocciole in un appezzamento di terreno nella frazione Talanico quando le condizioni sono rapidamente peggiorate. Mentre cercavano di tornare a casa a bordo del loro Apecar, l’inaspettata ondata d’acqua ha investito il veicolo, causando una frana di fango e detriti.
I famigliari e gli amici raccontano di come la frana abbia creato un vero e proprio fiume di fango, in grado di inghiottire tutto ciò che si trovava sulla sua strada. La decisa forza del fenomeno meteorologico ha allertato immediatamente le autorità, che hanno avviato operazioni di soccorso.
Il ritrovamento dell’Apecar e le ricerche disperate
Nella notte, l’Apecar è stato ritrovato in un canalone, completamente deformato e accartocciato. L’assenza di Agnese e Giuseppe ha scatenato un’urgente mobilitazione dei soccorritori. Le ricerche sono partite immediatamente e sono proseguite ininterrottamente per tutta la notte e il giorno successivo, coinvolgendo cinque squadre dei vigili del fuoco, escavatori e unità cinofile specializzate nella ricerca di dispersi. Raffaele Guadagnino, il fratello di Giuseppe e figlio di Agnese, ha partecipato attivamente alle ricerche, esprimendo dolore e angoscia per la sorte dei suoi cari.
Le testimonianze di un evento devastante
La reazione dei residenti
Le testimonianze dei residenti della zona raccontano un quadro allarmante della forza della tempestosa pioggia. Persone del posto hanno descritto un’alluvione incredibile, con acqua e fango che hanno travolto case e veicoli in pochi minuti. Un testimone ha sottolineato la rapidità dell’evento: “In un attimo, tutto è stato spazzato via. I sacrifici di una vita sono svaniti in un quarto d’ora.” La pioggia torrenziale ha creato gravi danni, e molti abitanti hanno perso oggetti di valore.
Un commerciante ha parlato della situazione nei suoi locali, che si sono riempiti di fango fino a 40 centimetri: “Non riuscivo a credere a quello che stava accadendo. La forza dell’acqua ha sfondato le porte come se fossero di carta.”
Il ricordo di Agnese e Giuseppe
Le vittime, Agnese e Giuseppe Guadagnino, erano molto conosciuti nella comunità locale, e la loro scomparsa ha generato un profondo cordoglio. Raffaele, il fratello superstite, ha raccontato di aver visto il momento in cui la madre e il fratello sono spariti dopo una curva. “Ho rischiato di rimanere solo”, ha dichiarato, mostrando la sua disperazione. Anche Alessandro, un amico e collega di lavoro di Giuseppe, è visibilmente scosso dalla triste notizia e ha rivelato i piani di lavoro che avevano insieme per quella notte.
Indagini e prospettive future
Possibili responsabilità sull’emergenza
L’ondata di maltempo ha sollevato interrogativi sulla preparazione e la gestione delle emergenze nella zona. La situazione è stata presa seriamente dalla Procura di Napoli Nord, che ha valutato l’apertura di un’inchiesta per determinare se ci siano state negligenze nella gestione del territorio, che avrebbero potuto prevenire il disastro. Le autorità locali stanno anche promuovendo discussioni su come migliorare le infrastrutture e i sistemi di protezione contro eventi meteorologici estremi, per evitare futuri incidenti simili.
Nel frattempo, la comunità di San Felice a Cancello si unisce nel lutto per la scomparsa di Agnese e Giuseppe, mentre si mobilita per dare supporto alla famiglia Guadagnino in questo drammatico momento. La ripartenza avverrà attraverso la memoria di chi non c’è più e la volontà di non dimenticare per garantire un futuro più sicuro.