Emanuela Chirilli, una ragazza di 28 anni originaria di Lecce, ha perso la vita in un terribile incendio che ha colpito il bed and breakfast “Covo degli Angioini” in piazza Municipio, Napoli. Questo drammatico evento ha scosso la comunità, portando a un’indagine approfondita per stabilire le cause del rogo. La giovane, che si trovava a Napoli per un breve soggiorno, sarebbe deceduta per asfissia a seguito dell’incendio, che ha avuto luogo nella prima mattina del 29 novembre.
L’inquietante incendio nel b&b
All’origine della tragica scomparsa di Emanuela, pare esserci un incendio scoppiato intorno alle quattro del mattino nel b&b dove alloggiava. La giovane, che avrebbe compiuto 28 anni il mese prossimo, era arrivata nel capoluogo campano per un soggiorno di una sola notte. Le fiamme sono state segnalate poco dopo l’una di notte, e i vigili del fuoco sono intervenuti sul posto, trovando il corpo della vittima privo di vita al settimo piano dell’edificio.
Le prime indagini condotte dai vigili del fuoco hanno evidenziato che l’incendio potrebbe essere stato provocato da un guasto all’impianto elettrico. In particolare, è stata rinvenuta una multipresa danneggiata, che potrebbe essere stata la fonte delle fiamme. L’ipotesi dell’asfissia è avvalorata dalla tempistica e dalla modalità con cui il rogo si è sviluppato, colpendo la vittima mentre dormiva.
L’intervento delle autorità
Dopo il rogo, la Procura di Napoli ha subito aperto un fascicolo per indagare sulle cause dell’incidente. La salma di Emanuela Chirilli è stata posta a disposizione dell’autorità giudiziaria per essere sottoposta ad autopsia. Questo passo è fondamentale per chiarire con certezza le cause del decesso e verificare se ci siano responsabilità legali da accertare.
Le indagini sono state affidate al commissariato Decumani della Polizia di Stato, assistiti dalla Squadra Mobile. In un’azione congiunta, le forze dell’ordine stanno esaminando i dettagli sull’impianto elettrico della struttura e verificando la presenza di adeguati sistemi antincendio. Le verifiche si estendono anche alle autorizzazioni rilasciate per il funzionamento del b&b.
Una giovane vita spezzata nel pieno della vitalità
Emanuela era originaria di Maglie, un comune della provincia di Lecce, e viveva a Lecce. Le sue radici nel folclore salentino e il suo spirito giovane la portavano spesso a viaggiare e a esplorare nuove culture. La scelta di visitare Napoli, una città ricca di storia e cultura, riflette il desiderio di vivere esperienze nuove. Il tragico epilogo della sua breve visita ha lasciato la comunità di Lecce in stato di shock.
Amici e conoscenti hanno descritto Emanuela come una persona solare e intraprendente, sempre pronta a scoprire nuovi luoghi. La sua prematura scomparsa ha suscitato un’ondata di emozioni sui social media, dove molti hanno condiviso messaggi di cordoglio e ricordi affettuosi.
La sua morte tragica non solo ha colpito la sua famiglia e i suoi amici, ma ha anche riacceso i riflettori sulla sicurezza degli alloggi turistici e sull’importanza di rispettare gli standard di sicurezza. Gli occhi ora sono puntati sulle autorità competenti, che sono chiamate a garantire che simili tragedie non si ripetano in futuro.