Un episodio drammatico ha scosso la comunità di Torre del Greco, con la morte di uno studente disabile di 16 anni dell’istituto tecnico commerciale Pantaleo. L’incidente è avvenuto mentre il ragazzo si trovava a scuola, dove, secondo le prime informazioni, sarebbe rimasto per un breve periodo senza sorveglianza. Le autorità competenti hanno avviato un’inchiesta per chiarire le circostanze che hanno portato a questo tragico evento.
Martedì scorso, il giovane ha riportato gravi ferite in seguito a una caduta dalla finestra della sua aula, situata al secondo piano dell’istituto. Il ragazzo è stato subito trasportato d’urgenza all’Ospedale del Mare, dove i medici hanno tentato di salvarlo con un intervento chirurgico. Nonostante gli sforzi del personale sanitario, il decesso è avvenuto la mattina successiva a causa delle ferite riportate alla testa.
La Procura di Torre Annunziata, sotto la direzione del procuratore Nunzio Fragliasso, ha avviato un’indagine per verificare eventuali responsabilità legate all’incidente. Secondo i primi accertamenti, il sedicenne potrebbe essersi gettato volontariamente dalla finestra. Tuttavia, le indagini si concentrano sul fatto che in quel momento il ragazzo si trovasse in classe da solo, senza la supervisione dell’insegnante di sostegno.
Le informazioni raccolte finora indicano che il giovane potrebbe essere stato accompagnato a scuola da un genitore in anticipo rispetto all’orario di inizio delle lezioni. Al momento della caduta, le altre classi erano già in sessione e gli studenti sono stati successivamente allontanati e riuniti in un’altra ala del plesso scolastico. La salma del ragazzo è stata sequestrata per consentire l’autopsia.
La mortale caduta del giovane ha suscitato grande dolore e sgomento tra i compagni di classe e il personale dell’istituto Pantaleo. Un cartello all’ingresso della scuola recita che “l’inclusione comincia dal portone di scuola”, una frase che oggi assume un significato ancora più profondo alla luce della tragedia.
Secondo quanto riferiscono alcuni studenti, il sedicenne era benvoluto e apprezzato per le sue capacità scolastiche, essendo considerato uno dei migliori della classe. Nonostante la sua disabilità visiva, il ragazzo era spesso visto come un compagno protetto, senza subire episodi di bullismo. Tuttavia, dopo la notizia del suo decesso, si percepisce un clima di silenzio e rifiuto a discutere l’accaduto.
La dirigenza dell’istituto, guidata dal preside Giuseppe Mingione, non risulta disponibile per commenti ufficiali. La gestione dell’istituto, situato in una zona centrale di Torre del Greco e con tre piani di attrezzature, è complicata dalla necessità di rispondere a più incarichi.
La tragedia ha colpito la comunità scolastica e la città, lasciando molti interrogativi senza risposta. La perdita del giovane, all’inizio dell’anno scolastico, ha colto di sorpresa gli studenti e il corpo docente, che ora si chiedono come sia potuto accadere un incidente così drammatico all’interno di un ambiente educativo.
La situazione attuale ha posto l’accento sull’importanza della sicurezza all’interno delle scuole, in particolare per gli studenti con disabilità. Le autorità locali e le istituzioni educative saranno chiamate a riflettere su come garantire un ambiente sicuro e inclusivo per tutti gli alunni, evitando che episodi simili possano ripetersi in futuro.
Il dolore per la scomparsa del giovane non si limita alla sua famiglia, ma si estende a tutta la comunità di Torre del Greco, che si interroga su un futuro che ora appare più incerto.
Il giorno della tragedia coincideva con eventi significativi per la comunità. Infatti, a pochi metri dall’istituto Pantaleo è stata inaugurata Radio Pride, mentre il Vesuvio Pride, un’importante manifestazione per i diritti LGBTQ+, si svolgerà nei giorni successivi. Questi eventi si intrecciano con il dolore per la perdita, creando una situazione complessa per la cittadinanza, desiderosa di ricordare e onorare il giovane studente, mentre vive anche momenti di celebrazione e inclusione.