In un evento che celebra il mondo della danza e la sua evoluzione nel tempo, la Biennale Danza di Venezia ha annunciato i suoi premi per il 2025. Tra i riconoscimenti più ambiti spicca il Leone d’oro alla carriera assegnato a Twyla Tharp, un’icona della danza contemporanea. La coreografa americana, attiva da oltre sessant’anni, ha segnato profondamente la disciplina con le sue opere innovative e trasversali. Il Leone d’argento, invece, andrà a Carolina Bianchi, una delle figure più promettenti della scena performativa sudamericana. Questi premi verranno ufficialmente consegnati il 19° Festival Internazionale di Danza Contemporanea, che avrà luogo a Venezia dal 17 luglio al 2 agosto 2025.
Twyla Tharp: un pilastro della danza contemporanea
Twyla Tharp è stata una pioniera nel mondo della danza, capace di trascendere le barriere tra diversi generi e stili. Negli anni, ha collaborato con importanti compagnie di danza a livello internazionale, tra cui il Joffrey Ballet e l’American Ballet Theater, lasciando un’impronta indelebile su ciascuna di esse. Le sue coreografie sono intrise di un linguaggio inedito che amalgama tecniche classiche e moderne. Nel corso della sua carriera, è stata anche coinvolta nel mondo del cinema e dei musical, portando il suo talento in opere straordinarie come “Hair” di Milos Forman e nel classico “Singin’ in the Rain”.
Twyla ha più volte partecipato a produzioni di successo che fondono danza e musica pop, collaborando con artisti iconici come Frank Sinatra e Billy Joel. Non solo ha accumulato una serie di premi prestigiosi, tra cui un Tony Award e due Emmy Awards, ma ha anche conquistato il cuore di una miriade di spettatori e ballerini, inclusi nomi celebrity come Mikhail Baryshnikov. Con una visione artistica unica, Tharp ha dimostrato di essere una vera innovatrice nel campo, esplorando continuamente nuove forme espressive.
A inaugurare la Biennale Danza il 17 luglio, Tharp presenterà un dittico originale che celebra il sessantesimo anniversario della sua compagnia. Questo evento rappresenta un’occasione imperdibile per vedere la sua arte in azione, con uno sguardo focalizzato sulle coreografie “Diabelli” e “Slacktide”. “Diabelli” è una delle sue opere più celebri, mentre “Slacktide” è una recente creazione che dimostra il suo continuo legame con il compositore Philip Glass.
Carolina Bianchi: una voce inedita della danza sperimentale
Il Leone d’argento della Biennale Danza sarà assegnato a Carolina Bianchi, coreografa e performer la cui ricerca si focalizza sull’esperienza del corpo e sulla sua narrazione. Stabilitasi ad Amsterdam nel 2020, Bianchi ha rapidamente guadagnato attenzione internazionale. La sua opera ha colpito l’immaginario collettivo durante il Festival di Avignone, dove ha presentato “La sposa” e “Buonanotte Cenerentola”, opere significanti del progetto trilogico “Cadela Força”, un titolo che si traduce in “Il potere della puttana” e pone interrogativi sulla mascolinità e sulle dinamiche sociali.
Bianchi porta sul palcoscenico temi forti e attuali, trattando la mascolinità attraverso uno sguardo critico e analitico. Tale approccio ha fatto sì che il suo lavoro fosse accolto con entusiasmo sia dal pubblico che dalla critica nel contesto europeo. Durante il festival, presenterà “The Brotherhood”, il secondo capitolo della trilogia, in prima italiana. Questo spettacolo non solo rappresenta il suo stile evocativo e provocatorio, ma offre anche uno spaccato delle sue riflessioni e della sua visione innovativa della danza contemporanea.
La prima di “The Brotherhood” si svolgerà al Teatro alle Tese, in un’esibizione che promette di sfidare le convenzioni e spingere i limiti dell’espressione artistica. Bianchi, con il suo background ricco di esperienze, porterà un contributo significativo a questa edizione della Biennale Danza, posizionandosi come una delle figure più interessanti della nuova generazione di coreografi.
Il programma della Biennale Danza 2025 si preannuncia un vibrante incontro tra storie e stili diversi, un’opportunità unica per il pubblico di assistere a spettacoli di grande qualità, reinterpretando il modo in cui vediamo e viviamo la danza oggi.