La stagione agonistica 2023 per il Circolo del Tennis di Palermo si chiude con una cocente delusione, dopo aver visto la propria squadra femminile cedere in finale contro il Falconeri Verona. Nonostante le aspettative e il tifo appassionato, per il secondo anno consecutivo il titolo tricolore sfugge dalle mani delle atlete siciliane, che si sono battute in una finale emozionante e ricca di colpi di scena. Questa sconfitta, che si è consumata sul veloce indoor del Circolo della Stampa Sporting di Torino, mette in evidenza la determinazione della squadra, ma anche la dura realtà del mondo sportivo, dove ogni partita può riservare sorprese e sfide inaspettate.
La finale del campionato di A1 femminile è stata un evento che ha attratto l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori, data l’importanza del titolo in palio. Le ragazze del Circolo del Tennis di Palermo, capitanate dalla coppia di allenatori Alessandro Chimirri e Davide Freni, sono scese in campo con la grinta e la determinazione necessarie per affrontare un avversario temibile come il Falconeri Verona. La partita si è svolta su un campo velocissimo, una superficie che richiede giochi rapidi e precise strategie di gioco.
Durante l’incontro, sono emersi gli alti e bassi tipici di ogni grande competizione. Il primo match ha visto protagonista Anastasia Abbagnato, la giocatrice di punta del CT Palermo. La sua sfida contro Eva Guerrero Alvarez è stata la più dura e combattuta dell’intera finale. Abbagnato ha iniziato di slancio, vincendo il primo set in un appassionante tie-break con il punteggio di 7-6. Tuttavia, la vicinanza del traguardo si è trasformata in una battaglia serrata e nei successivi due set ha dovuto cedere il passo alla spagnola, perdendo rispettivamente 3-6 e 2-6. La prova di Abbagnato ha dimostrato non solo la sua abilità, ma anche la pressione e la resilienza necessarie per affrontare gli avversari al massimo livello.
Il secondo incontro della giornata ha visto protagonista Giorgia Pedone, un’altra giovane stella del CT Palermo. La sua performance è stata caratterizzata da una grande sicurezza e controllo, che le hanno permesso di imporsi contro Angelica Raggi. Fin dai primi scambi, Pedone ha mostrato un gioco aggressivo e determinato, conquistando facilmente il primo set con il punteggio di 6-3. Nel secondo set, la sua superiorità è emersa nettamente, tanto da chiudere il match con un convincente 6-2.
Questa vittoria di Pedone ha portato temporaneamente a una situazione di parità nella finale, risollevando gli animi delle atlete palermitane e dei loro sostenitori. Il suo stile di gioco, caratterizzato da colpi incisivi e rapidi, ha messo in difficoltà Raggi, dimostrando che la giovane atleta è pronta a farsi strada tra le grandi del tennis italiano. La sua vittoria ha evidenziato la crescita e la preparazione del CT Palermo, nicknamed ‘le rosee’, portandole quasi a completare il cammino verso il tricolore.
Il terzo e ultimo match della finale è stato cruciale per la sorte del titolo. Aurora Zantedeschi, anch’essa nel roster del CT Palermo, è scesa in campo per affrontare una sfida decisiva contro le avversarie. Quella partita ha incarnato l’intensità e l’emozione tipiche di una finale, e ha mostrato nuovamente la qualità tecnica e la determinazione delle giocatrici in campo.
Nonostante gli sforzi e il supporto del pubblico, Zantedeschi ha faticato a trovare la giusta chimica e la rotta verso la vittoria. La sfida si è conclusa in due set, con un punteggio che ha sancito la vittoria di Verona, lasciando le ragazze di Palermo con un sapore amaro in bocca. La sconfitta, sebbene deludente, non toglie nulla agli sforzi e alla dedizione dimostrati dalle atlete del CT Palermo. Il team, consapevole delle sue potenzialità e del supporto della propria città, guarda già al futuro, ben determinato a ritornare in campo per inseguire il sogno tricolore.