Agostino Di Bartolomei, un giocatore con valori autentici come lealtà e dignità, un talento nascosto amante del calcio e dell’arte, che ha lasciato un segno indelebile nelle menti dei tifosi. Con soltanto un’unico scudetto conquistato e la dolorosa sconfitta in Coppa dei Campioni, la sua figura rimane viva nel cuore di chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare.
Sono passati tre decenni dall’inaspettata scomparsa di Agostino Di Bartolomei, l’uomo simbolo della Roma e della sua epoca d’oro. Il 30 maggio 1994, il giocatore si tolse la vita a San Marco, provincia di Salerno, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo aveva ammirato sul campo. Negli anni, club come Roma e Milan, in cui ha lasciato il segno, non hanno mai dimenticato il suo contributo al calcio italiano.
La sua eredità è testimoniata da iniziative come la partita amichevole tra Roma e Milan, i tributi renduti dagli ex compagni di squadra e dai tifosi, come dimostrazione di quanto Agostino abbia influenzato chi lo ha conosciuto. La sua storia è stata raccontata in libri, canzoni, opere d’arte, confermando il suo status di eroe epico del calcio romantico e malinconico. Agostino Di Bartolomei, il capitano indimenticato di cui il calcio italiano non potrà mai dimenticare l’immensa figura.