Il progetto di legge in discussione al Senato per l’approvazione definitiva riguarda il nuovo Codice della Strada, con particolare attenzione alle restrizioni per i giovani neopatentati. L’obiettivo è quello di aumentare i requisiti minimi per la “prima auto” e prolungare il periodo di vincolo per i giovani alla guida. In Italia, gli incidenti stradali rappresentano la principale causa di morte tra i giovani tra i 5 e i 29 anni, con un tasso rilevante di decessi tra i conducenti e i passeggeri giovani.
Attualmente, i neopatentati con patente di categoria B devono rispettare restrizioni rigide nei primi 12 mesi di guida, come ad esempio la potenza massima specifica consentita per i veicoli. Inoltre, sono previsti limiti di potenza per i veicoli della categoria M1, utilizzati per il trasporto di persone. Le norme attuali escludono alcune eccezioni, come ad esempio per coloro che devono ancora conseguire la patente o per situazioni specifiche come la presenza di istruttori anziani a bordo.
Il progetto di riforma del Codice della Strada propone un’ulteriore stretta per i neopatentati, aumentando la potenza massima consentita per i veicoli da guidare e prolungando il periodo di limitazione. Questo significa che i neopatentati potranno guidare veicoli con una potenza fino a 75 kw/t, con un massimo di 105 kw/t per i veicoli della categoria M1. La durata della limitazione di potenza sarà estesa a tre anni, abolendo di fatto le deroghe presenti nella normativa attuale.