Fugatti: il successo dell’autonomia trentina
Maurizio Fugatti, esponente del centrodestra, difende con orgoglio il modello di autonomia differenziata trentina. Con il 90% delle risorse che rimangono sul territorio, Fugatti sottolinea come la gestione autonoma abbia portato a una maggiore responsabilità nella gestione dei servizi. Il presidente della provincia autonoma di Trento evidenzia la virtuosità delle risorse regionali e il contributo tangibile al bilancio nazionale.
Giani: autonomia asimmetrica per la Toscana
Dall’altra parte, Eugenio Giani, esponente del centrosinistra, propone un’interpretazione diversa dell’autonomia. Preferendo parlare di autonomia asimmetrica anziché differenziata, Giani spiega come ogni regione dovrebbe avere maggiore autonomia per le materie di eccellenza territoriali. Con un focus sui beni culturali e sulla sanità , Giani si batte per una gestione più efficace delle risorse regionali.
Rafforzare la cooperazione tra Stato e Regioni
Fugatti e Giani, nonostante le diverse visioni sull’autonomia, trovano convergenza su alcuni punti fondamentali. Entrambi sostengono la necessità del terzo mandato per garantire continuità amministrativa e mettere in atto grandi opere pubbliche. Inoltre, entrambi concordano sull’importanza di costituzionalizzare il ruolo della Conferenza Stato-regioni come strumento di equilibrio tra interessi diversi e per evitare contenziosi davanti alla Corte costituzionale. Questi punti di dialogo bipartisan suggeriscono possibili collaborazioni future per il dopo elezioni europee.