Gianluca Scamacca, attaccante dell’Atalanta, si è espresso con determinazione in conferenza stampa alla vigilia della sfida inaugurale contro l’Albania. Con lo sguardo puntato verso il traguardo, ha dichiarato: “Siamo pronti. Io sto bene, e mi auspico di contribuire al successo della squadra portandola il più avanti possibile”
Un nuovo inizio per la Nazionale Italiana
Il giovane giocatore ha proseguito analizzando il momento del calcio italiano, sottolineando l’avvio di un ciclo rinnovato: “Il nostro gruppo è giovanissimo, abbiamo avviato una nuova era che ha richiesto del tempo per emergere con la nostra forza. Questo Europeo sarà il momento della nostra ascesa. Siamo pronti. Io sto bene, e desidero essere d’aiuto alla squadra per raggiungere traguardi memorabili. Sogno di emulare le gesta della nazionale del 2020 che ha vinto l’Europeo e quella del 2006 che si è laureata campione del mondo. Ambisco a lasciare un segno nella storia della Nazionale Azzurra“
Un’avversaria ostica: l’Albania
Scamacca ha poi espresso rispetto nei confronti dell’Albania, avversaria nella prima partita del torneo: “Sarà una sfida impegnativa poiché tutte le squadre presenti all’Europeo sono competitive. Dovremo concentrarci su noi stessi, consapevoli di avere un gruppo solido. L’Albania rappresenta una minaccia reale. Questo è un momento cruciale per noi, per me personalmente e per la mia carriera. Mi presento a questo appuntamento in ottima forma, determinato a lasciare il segno con i miei gol. Come immagino questo debutto? Vincente. Confido nel fatto che possiamo iniziare questa avventura nel migliore dei modi”
Determinazione e impegno: le parole d’ordine
Rispondendo a un’osservazione sulla presunta pigrizia, Scamacca ha ribadito il suo spirito battagliero: “Non mi reputo affatto pigro, anzi… Sono qui, in conferenza stampa, e mi sento tutto fuorché pigro. Dietro quella parola, il mister vuole trasmettermi tante cose, spronandomi a dare il massimo. Le amichevoli negli Stati Uniti? È stata una scelta giusta da parte di Spalletti non portarmi nel tour statunitense, forse non lo meritavo”. Sulla presunta mancanza di cattiveria in campo, ha aggiunto: “Si parla spesso di questo. Personalmente, mi sento solo fruttifero per la squadra. A seconda delle partite, ci sono situazioni con più spazio o meno. Ciò che conta è unicamente il risultato finale”