Nelle vesti di tecnico, Stefano Pioli opta per esclusioni clamorose nella sfida contro il Cagliari. Il rientro di Kalulu sulla fascia destra e Florenzi su quella sinistra segna una svolta tattica con il ritorno al 4-3-3. Giroud, Pulisic e Chukwueze si affiancano in attacco, mentre a centrocampo spiccano Musah, Reijnders e Bennacer. I motivi dietro queste decisioni potrebbero risiedere nelle prestazioni deludenti dei giocatori in precedenti partite. In un contesto di astio della tifoseria, il Milan ha l’impellente necessità di tornare alla vittoria per ristabilire un clima sereno.
La voce dei tifosi: rivendicazioni e silenzi
In un clima di protesta, la Curva Sud esibisce uno striscione deciso: “Noi pretendiamo e meritiamo una società forte e vincente. Milano non si accontenta.” Il silenzio ulteriore dei sostenitori, con lo sciopero del tifo, mette in luce la preoccupazione per le scelte societarie e la gestione del futuro del club. La persistente mancanza di programmazione viene spesso sottolineata dagli ultras, che manifestano la propria insofferenza anche attraverso gesti eclatanti come l’abbandono degli spalti prima della fine delle partite.
Un tocco speciale per la festa della mamma: Milan e Cagliari in campo
In occasione della festa della mamma, Milan e Cagliari scendono in campo con una particolare iniziativa: i cognomi materni stampati sulle maglie dei giocatori. Un gesto di sensibilità che coinvolge diverse squadre di Serie A, con Milan e Cagliari che aderiscono alla celebrazione. I nomi sulle maglie dei giocatori si trasformano, svelando un lato più intimo e affettivo: Giroud diventa Viviane, Luvumbo assume il nome di Filomena. Anche la presentazione delle formazioni, con la lettura dei doppi cognomi, sottolinea l’importanza dell’unione familiare anche nel mondo del calcio.