Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, reagisce senza mezzi termini all’inchiesta di Fanpage sulla Gioventù Nazionale del suo partito. La politica sottolinea l’incompatibilità di sentimenti razzisti e nazionalisti all’interno di FdI e critica aspramente i metodi giornalistici adottati definendoli regimi e mettendo in discussione l’operato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’ufficialità del partito è chiara: è necessario espellere chi commette errori all’interno del movimento e condannare le modalità con cui è stata condotta l’inchiesta giornalistica. Il responsabile organizzativo, Giovanni Donzelli, definisce gli eventi una vergogna e sottolinea la violazione della privacy di alcuni membri della Gioventù Nazionale. Le dimissioni delle ragazze coinvolte non placano la tensione, alimentando uno scontro politico e sociale che coinvolge anche la comunità ebraica e le opposizioni.
Le opposizioni non tardano ad alzare la voce contro le posizioni di Meloni, definendo vitali le inchieste indipendenti per la democrazia. M5S e Pd criticano duramente le affermazioni della leader di FdI, mentre Avs e Iv reagiscono a tono, esigendo che venga fatta pulizia all’interno del partito e attaccando le presunte isinuazioni facili. Il clima si infiamma, evidenziando le divergenze politiche e sociali che agitano il panorama italiano.