Un fenomeno in aumento: truffe stradali a Napoli e provincia mettono a rischio gli automobilisti

Mantenerci al sicuro durante la guida è sempre stata una priorità per molti, ma negli ultimi sei mesi a Napoli e provincia si è assistito a un vero e proprio aumento delle truffe stradali, con modalità sempre più ingegnose. Con ottocento a mille colpi registrati, le vittime sono principalmente anziani, spesso presi di mira da malintenzionati che sfruttano la loro vulnerabilità. Tra le tecniche più diffuse, alcuni truffatori simulano incidenti per poi derubare le loro prede.

Tecniche astute: come funzionano le truffe stradali

Il mondo delle truffe stradali si presenta come un universo variegato, con metodi elaborati per ingannare gli automobilisti. Tra le modalità più recenti figura la cosiddetta “tecnica del sasso”, una pratica che prevede di causare un’apparente collisione lanciando un oggetto contro un’auto. Quando la vittima scende per valutare il danno, viene rapinata. La Circumvallazione e l’Asse Mediano risultano tra le strade più colpite da questi episodi, ma la verità è che il fenomeno si estende a tutta la provincia, con molti casi non denunciati che aggravano ulteriormente la situazione.

Le forze dell’ordine avvertono di fare attenzione. In caso di incidenti sospetti, è meglio rimanere all’interno del veicolo e contattare i soccorsi al numero 112 o 113. Solo in situazioni molto chiare e dopo avere valutato attentamente si dovrebbe scendere dall’auto, e farlo mantenendo sempre un mezzo chiuso alle spalle, in modo da garantire un’ulteriore protezione.

Il ritorno del finto autostoppista

Un’altra truffa che si era un tempo affievolita ma che ora sta emergendo nuovamente è quella del finto autostoppista. Trasformando un gesto di generosità come il dare un passaggio in un potenziale rischio, questo fenomeno ha preso piede pericolosamente nel contesto urbano. Un automobilista maschio viene frequentemente avvicinato da una giovane donna, che chiede un passaggio e poi ricatta verbalmente l’autista, minacciando di denunciarlo per atti criminali.

Questa modalità di truffa gioca sulla paura e sull’imbarazzo, lasciando la vittima spesso senza parole e disarmata. Anche se si consiglia di non dare passaggi a sconosciuti, si deve prestare particolare attenzione ai segnali di pericolo e a chi ci potrebbe avvicinare durante la guida.

La truffa dello specchietto: un inganno rischioso

I truffatori si stanno anche specializzando nella cosiddetta “truffa dello specchietto”, che ricalca le modalità della tecnica del sasso. In questo caso, dei finti automobilisti comunicano a un conducente di aver danneggiato il proprio veicolo. Quasi sempre la vittima è un anziano o un neopatentato, attirato nel tranello dalla proposta di risarcimento in contanti, per evitare di coinvolgere le assicurazioni e il conseguente incremento dei premi. Questa tattica continua a mietere vittime, che acconsentono, spesso dietro la pressione psicologica di un danno apparente.

Le vittime, come nel caso della tecnica del sasso, si fermano credendo di aver danneggiato qualcuno, ma si trovano a perdere denaro e, talvolta, anche beni personali. Si raccomanda a tutti di restare vigili e diffidare di situazioni ambigue, suggerendo l’importanza di una risposta ferma e sicura di fronte a proposte di risarcimento improvvise.

Un arresto recente: cronaca di un tentativo di truffa

I carabinieri di Terzigno hanno recentemente fermato un individuo mentre tentava di commettere una truffa, armato di un cric e pronto a intimidire la vittima. Questo episodio dimostra quanto queste situazioni possano degenerare rapidamente. Bruno Abbruzzese, 35 anni, era in possesso di un barattolo di cera nera, utilizzata per simulare graffi sulla carrozzeria delle auto. Questo caso mette in evidenza non solo la creatività dei truffatori, ma anche la tempestività delle forze dell’ordine nell’intervenire e neutralizzare tali minacce.

Le truffe stradali a Napoli e provincia non solo rappresentano un problema per l’incolumità degli automobilisti, ma evidenziano anche un certo grado di vulnerabilità tra le fasce più deboli della popolazione. La crescente incertezza richiede un continuo aggiornamento e un’informazione efficace per prevenire situazioni rischiose.

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