Cambio di rotta brusco
Tutto ha inizio con un comunicato di disimpegno da parte dell’azienda sponsor della Virtus Bologna, la Segafredo Zanetti. La decisione di non rinnovare il contratto di sponsorizzazione in scadenza a giugno 2024 ha sorpreso tutti, a causa di un cambio di strategia commerciale e di marketing conseguente al mutamento della compagine azionaria del gruppo avvenuto pochi mesi fa. Il fondo di private equity QuattroR, ora detentore del 50% delle quote della Massimo Zanetti Beverage Group, ha oltrepassato anche la maggioranza dei diritti di voto, complicando ulteriormente la situazione.
Il terremoto in casa Virtus
La repentina comunicazione della fine della sponsorizzazione ha scosso l’ambiente Virtus, soprattutto considerando il momento delicato in cui è avvenuta. Mentre la squadra è impegnata nei playoff di LBA e in attesa di conoscere il destino della wild card per l’Eurolega, si profilano nuvole nere sul futuro del club. Le rassicurazioni del patron Massimo Zanetti non sono bastate a dissipare del tutto l’incertezza, suggerendo che le trattative per un nuovo contratto sono in corso ma non scontate.
Il nodo delle cifre e le prospettive future
La sponsorizzazione attuale fornisce alla Virtus una cifra consistente, fondamentale per mantenere un livello di competitività elevato sia a livello nazionale che internazionale. Tuttavia, con l’eventuale rinnovo che potrebbe avvenire a condizioni economiche meno favorevoli, l’ipotesi di coinvolgere nuovi partner diventa sempre più concreta. Il progetto di costruire una nuova arena entro breve tempo richiederà fondi certi e stabilità finanziaria, aspetti che saranno determinanti per delineare il futuro immediato della società bolognese.