Un G7 sicuro a Borgo Egnazia: dettagli sull’operazione di 25,26 milioni di euro

L’operazione di sicurezza per il G7 a Borgo Egnazia

Con un decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri, sono state pianificate le misure di sicurezza per il G7 in programma a Borgo Egnazia. L’evento, atteso dal 13 al 15 giugno, coinvolgerà oltre 7mila tra agenti di polizia, militari e vigili del fuoco. Il Governo, con la premier Giorgia Meloni assente e già in Puglia, ha dettagliato il personale, i mezzi e le risorse che saranno impiegati per garantire la massima sicurezza durante il vertice. Circa 50 delegazioni estere, insieme a capi di Stato e di Governo come Joe Biden e Zelensky, saranno presenti. Il modello di sicurezza adottato è simile a quello del vertice di Taormina del 2017 e del G20 a Roma nel 2021, con particolare attenzione alla foto storica dei leader a Fontana di Trevi. Tra le misure previste: no fly zone, droni, artificieri, tiratori scelti e bonifiche di gallerie, cunicoli e sottoservizi. È prevista anche la mobilitazione dell’intelligence a livello nazionale e internazionale, con il monitoraggio costante dell’aeroporto del Salento grazie a un Boeing C-17 Globemaster III della Travis Air Force Base californiana di Fairfield. Eventi come la cena al Castello Svevo di Brindisi, offerta dal Quirinale con la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e un intervento del Papa, saranno sotto stretta vigilanza.

Investimenti per la sicurezza pubblica e la prevenzione del terrorismo

La maggior parte dei fondi, pari a 13,95 milioni di euro, sarà destinata alle amministrazioni del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. L’obiettivo è potenziare i servizi per tutelare l’ordine pubblico e prevenire atti terroristici. I maggiori oneri riguardano le spese per il personale, stimati in 4,67 milioni di euro per circa 5mila operatori, e le spese di funzionamento, che ammonteranno a 9,27 milioni di euro. Sono previsti 1 milione di euro per le indennità di ordine pubblico fuori sede, oltre a 155.250 euro per quelle in sede. Altri costi includono il lavoro straordinario, il vitto e l’alloggio, le spese per il vitto territoriale e i generi di conforto. Per il noleggio della nave che ospiterà quasi 2.700 tra agenti, Carabinieri e Guardia di Finanza, sono stati calcolati 6,6 milioni di euro. Tuttavia, giù sono sorti problemi relativi alle condizioni igienico-sanitarie della nave, segnalati dai sindacati al capo della Polizia. Il Viminale sta valutando alternative per risolvere la situazione.

Potenziamento dell’operazione Strade sicure con 1.500 militari aggiuntivi

Altri 3,75 milioni di euro saranno impiegati per aumentare di 1.500 unità il contingente delle Forze armate operative per l’operazione Strade sicure. Questo porterà il totale delle unità ad oltre 6.800, di cui circa 200 già dispiegate tra Bari e Brindisi. I militari presidieranno le frontiere marittime, terrestri e aeroportuali fino all’18 giugno, dopo il ripristino dei controlli nell’area Schengen il 5 giugno. Saranno coinvolti anche nella vigilanza di siti e obiettivi sensibili, ricevendo indennità giornaliere e compensi per le ore straordinarie. Ulteriori 5,75 milioni finanzieranno l’impiego di navi e aerei della Difesa, assicurando un monitoraggio costante del territorio. Le norme riguardanti i Vigili del fuoco, con una spesa straordinaria di 1,81 milioni di euro per attivare 484 persone in 6 giorni, mirano a garantire interventi rapidi in caso di emergenze di vario genere. Le unità specializzate, come quelle Nbcr per la prevenzione dei rischi nucleare, biologico, chimico e radiologico, saranno attive 24 ore su 24 per garantire la sicurezza dell’evento.

Published by
Redazione