L’Ospedale degli Incurabili di Napoli, un’importante istituzione sanitaria, sta per subire una trasformazione significativa grazie a un progetto da 100 milioni di euro. Questo intervento mira a restituire alla struttura un ruolo centrale non solo nel settore sanitario, ma anche in quello culturale, attraverso la creazione di spazi dedicati a musei, laboratori e attività per eventi. I lavori, che inizieranno a breve, prevedono una durata complessiva di 36 mesi, durante i quali saranno attuati interventi di restauro e valorizzazione della storica sede.
Il progetto di riqualificazione dell’Ospedale degli Incurabili è stato recentemente approvato dall’ASL Napoli 1 e prevede un investimento complessivo di 100 milioni di euro. Di questi, 83 milioni provengono dal Fondo di Sviluppo e Coesione, mentre i restanti 17 milioni sono frutto di un accordo specifico relativo all’edilizia sanitaria. L’iniziativa ha come obiettivo non solo il restauro delle strutture sanitarie, ma anche la valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico che l’ospedale rappresenta per Napoli.
Questo progetto si distingue per la dualità delle sue finalità: da un lato, punta a fornire un’assistenza sanitaria moderna e adeguata; dall’altro, si propone di trasformare ampie aree del complesso in un centro culturale e museale. La riapertura della Farmacia degli Incurabili, prevista per il 30 novembre, segna il primo passo verso la rinascita di questo luogo, atteso con entusiasmo sia dai cittadini che dai turisti.
Fondata nel XVI secolo, l’Ospedale degli Incurabili ha rappresentato per secoli un punto di riferimento per la salute e il benessere della popolazione napoletana. Tuttavia, tale prestigio si è infranto il 9 aprile 2019, data in cui l’ospedale è stato dichiarato inagibile a causa di gravi problematiche strutturali. Nonostante la chiusura, l’importanza storica e architettonica del complesso non è mai venuta meno, mantenendo vivo l’interesse per la sua riqualificazione.
Il risveglio del progetto di restauro è dovuto all’impegno congiunto di Ciro Verdoliva, direttore dell’ASL Napoli 1, e del governatore Vincenzo De Luca, che hanno facilitato lo sblocco dei fondi necessari. Questo approccio strategico ha reso possibile la pianificazione di un intervento che non solo ripristinerà la funzione sanitaria dell’ospedale, ma ne esalterà anche il valore culturale.
Il piano di recupero dell’Ospedale degli Incurabili si articolerà in due principali direttrici: la creazione di una moderna struttura socio-sanitaria e la valorizzazione culturale dell’intero complesso. Gli interventi si snodano su una durata prevista di 36 mesi, durante i quali gli spazi saranno ristrutturati per ospitare circa 12.900 metri quadri dedicati all’assistenza sanitaria a lungo termine.
La nuova struttura è pensata per accogliere pazienti dimessi da altri ospedali o in fase di riabilitazione, mentre circa 9.600 metri quadri saranno destinati a spazi museali e culturali. Qui troveranno posto percorsi espositivi, laboratori creativi, una biblioteca e spazi per eventi, tutto concepito per promuovere la cultura e le arti.
Particolare attenzione sarà riservata alla valorizzazione dei patrimoni architettonici storici, come l’ex Convento di Santa Maria delle Grazie e altre aree significative danneggiate nei conflitti passati. Il progetto ambisce a conservare l’integrità storica dell’ospedale, mentre accoglie un nuovo futuro.
La riqualificazione dell’Ospedale degli Incurabili non rappresenta solo un restauro fisico, ma segna una rinascita della sua vocazione originaria. Oggi, l’ospedale sarà ristrutturato per ricoprire un doppio ruolo: da una parte, un centro sanitario multidisciplinare, dall’altra, un centro culturale vitale. Ciro Verdoliva ha sottolineato l’importanza di questo approccio, affermando che “la struttura tornerà a svolgere la sua storica funzione di accoglienza, ma con una prospettiva moderna.”
La visione innovativa di questo progetto è di unire la cura alla cultura, facendo dell’Ospedale degli Incurabili un punto di riferimento per la sanità napoletana e un fulcro di promozione delle arti e della storia. La conclusione dei lavori, prevista entro i prossimi tre anni, segnerà una nuova era per una struttura che ha caratterizzato la vita cittadina per secoli, riportando la solidarietà e l’assistenza al centro delle sue attività.