Passaporti, la strada ordinaria per i meno fretto
Per coloro che non hanno urgenza, il metodo tradizionale rimane la scelta principale: accedere alla piattaforma della Polizia di Stato, utilizzando Spid o Cie, e prenotare un appuntamento presso gli uffici del territorio di residenza. Fino a poco tempo fa, l’attesa poteva arrivare fino a otto mesi e in alcune sedi non era nemmeno possibile trovare disponibilità . Tuttavia, la situazione si sta normalizzando ovunque.
La corsia prioritaria per chi ha bisogno del passaporto in fretta
Un’innovazione che sta aiutando a smaltire i ritardi e superare i problemi che avevano causato disagi è l'”agenda prioritaria“: una corsia preferenziale riservata a coloro che necessitano del passaporto entro 30 giorni. Questa opzione compare immediatamente sulla piattaforma insieme all’agenda ordinaria. In questo caso, l’appuntamento è garantito in tempi rapidi. Il cittadino deve presentarsi poi presso la Questura o il commissariato prescelto, portando con sé la documentazione che giustifichi l’urgenza del viaggio, come i biglietti aerei o documenti che dimostrino la necessità di viaggiare per motivi di lavoro, studio, salute o svago.
Il modulo per ottenere il passaporto in 15 giorni
Per chi non può aspettare neppure 30 giorni, esiste la possibilità di compilare il modulo di autocertificazione disponibile sui siti delle Questure e presentarsi di persona durante gli orari di apertura degli sportelli, portando con sé la documentazione che dimostri l’urgenza del viaggio internazionale. Questo procedimento consente di accelerare ulteriormente l’iter e di ottenere il passaporto anche in soli 15 giorni.
Il servizio di rilascio esteso alle Poste a partire da luglio
Recentemente, in seguito a un incontro tra il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, le associazioni turistiche e Poste Italiane, è stata annunciata un’importante novità per evitare nuovi problemi: a partire da luglio, Poste inizierà a estendere il servizio di rilascio dei passaporti a tutti i più di 13mila uffici postali, dopo la fase sperimentale avviata il 14 marzo in alcune sedi della provincia di Bologna. Si supererà dunque il progetto Polis che coinvolge circa 7mila comuni con meno di 15mila abitanti. Finora il servizio è attivo in 31 uffici postali, ma entro la fine di maggio saranno 130. A partire dall’estate, come dichiarato dal direttore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, si procederà gradualmente ad estendere il servizio a tutti gli uffici postali sul territorio nazionale.