Panoramica sul cambiamento nel rapporto tra Cio e Iba
Giovanni Malagò, presidente del Coni, espone le sue riflessioni riguardo alla rottura di fiducia tra il Cio e l’Iba, che ha portato alla gestione autonoma dei tornei di qualificazione olimpica. Malagò sottolinea l’importanza di rispettare le decisioni del Cio come entità sovraordinata rispetto al Coni e ad altre federazioni sportive mondiali. La necessità di riorganizzarsi dopo le Olimpiadi di Parigi è cruciale per garantire una gestione efficiente degli eventi sportivi a livello giovanile e juniores, oltre a altre attività connesse al mondo della boxe.
La sfida dell’organizzazione post-Olimpiadi
Malagò mette in luce la complessità dell’organizzazione post-Olimpiadi, includendo la gestione dei tornei di qualificazione olimpica come esempio di buona prassi che va estesa ad altre iniziative. L’importanza di esplorare nuove funzioni e garantire un’efficace transizione dalle competizioni olimpiche a nuovi progetti sportivi rappresenta una sfida che richiede impegno e competenza. Malagò rimarca la determinazione del Coni nell’adattarsi alle prescrizioni del Cio per assicurare una collaborazione efficace e costruttiva.
I legami solidi tra l’Italia e il Cio nella disciplina pugilistica
Malagò conclude sottolineando i positivi rapporti tra l’Italia, il Cio e la federazione italiana di pugilato, evidenziando la proficua collaborazione e il rapporto personale di fiducia con il presidente della Fpi D’Ambrosi. Malagò esprime fiducia nel superamento delle sfide future e nell’incisività dell’Italia nel panorama sportivo internazionale, confermando la volontà di garantire continuità e successo nella disciplina pugilistica.