Un tributo alle radici culturali napoletane è in arrivo per il pubblico, il quale potrà assistere allo spettacolo “Senza ipocrisia”, dedicato ad Angela Savino, conosciuta come Angela Luce. La rappresentazione, in programma il 15 novembre, vedrà la presenza della celebre artista per ricevere un riconoscimento da Marisa Laurito. La direzione è di Bruno Garofalo, con testi scritti da Giovanna Castellano, su un’idea di Enzo Imparato. Questo evento rappresenta un momento significativo per la comunità artistica e per gli amanti della musica e del teatro, sottolineando il valore di un’interprete che ha lasciato un’impronta indelebile nella scena napoletana.
“Senza ipocrisia” si configura come un’ode trionfante alla vita e all’arte di Angela Luce, artista con oltre settantadue anni di carriera, nota per la sua capacità di esprimere le emozioni più autentiche attraverso la musica e la recitazione. La protagonista, Thayla Orefice, guida il pubblico in un racconto vibrante che esplora la storia e il percorso di una delle voci più iconiche della melodia napoletana. Cogliendo l’essenza di un’epoca, lo spettacolo celebra non solo le conquiste artistiche di Luce ma anche la passione e la dedizione che ha dedicato alla propria arte, spaziando dal teatro di Viviani al cinema italiano.
Con un cast di talentuosi interpreti, tra cui Alessandra Borgia, Francesco Viglietti, Alessio Sica e la giovane Joelle Ciccarelli, lo spettacolo promette di coinvolgere e commuovere il pubblico. Gli arrangiamenti musicali curati da Giuseppe Fiscale, insieme alle coreografie di Carolina Aterrano, arricchiranno la messa in scena, trasformandola in una vera e propria esperienza multisensoriale. La produzione, firmata da Giofralus Passione Teatro, mira a mettere in risalto non solo la figura di Angela Luce ma anche la bellezza intrinseca della cultura partenopea.
Thayla Orefice, la protagonista dello spettacolo, vanta una formazione di tutto rispetto, avendo conseguito il diploma all’Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Bellini nel 2010. La sua carriera è iniziata con una tournée nella Compagnia dello Stabile, segno di un talento che si è manifestato attraverso una varietà di forme artistiche. Partecipando a spettacoli di varietà, commedie, sceneggiate napoletane, musical e cortometraggi, Orefice ha dimostrato una versatilità che l’ha portata a collaborare con nomi illustri del panorama artistico italiano.
Tra i suoi notevoli collaboratori si annoverano Lello Arena, Giacomo Rizzo e Gabriele Muccino, ciascuno con il quale ha condiviso palcoscenico e set cinematografici. Un riconoscimento particolare alla sua arte viene dai fashion designer Dolce & Gabbana, che la scelgono regolarmente per rappresentare il folklore napoletano durante eventi di alto profilo sia nazionali che internazionali. Questa scelta sottolinea l’importanza di Orefice come icona della cultura napoletana, capace di tradurre il patrimonio musicale e teatrale in un linguaggio contemporaneo.
Il teatro ha sempre avuto un ruolo cruciale nella cultura napoletana, fungendo da mezzo di espressione e riflessione sociale. “Senza ipocrisia” si inserisce perfettamente in questa tradizione, riprendendo la storia di una grande interprete come Angela Luce e narrando il suo impegno nell’arte. Atti teatrali come questo non solo celebrano le figure di spicco della scena culturale locale, ma offrono anche una piattaforma per la trasmissione di valori e tradizioni legate alla musica e alla recitazione, cercando di attrarre anche le nuove generazioni verso l’arte drammatica.
Il riconoscimento di Angela Luce durante lo spettacolo simboleggia non solo un tributo a una vita di dedizione artistica, ma anche un’opportunità per riflettere sulla continuità e sull’evoluzione della cultura napoletana nel panorama contemporaneo. La scelta di collegare il passato con il presente attraverso rappresentazioni teatrali di questo tipo è fondamentale per la preservazione dell’identità culturale della città e per favorire un dialogo intergenerazionale, in cui la storia possa essere apprezzata e reinterpretata.
La celebrazione che si terrà al Teatro Bellini rappresenta un affettuoso abbraccio della comunità nei confronti di una figura che ha contribuito a rendere il panorama culturale partenopeo vivo e ricco di emozioni, simboleggiando il vero spirito dell’arte e della tradizione napoletana.