Presidente Toti: la Difesa e le Contestazioni
Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, attualmente ai domiciliari per corruzione, verrà interrogato oggi dai pm per difendersi dalle accuse mosse nei suoi confronti. La sua linea difensiva, coadiuvata dall’avvocato Stefano Savi, si basa sulle dichiarazioni che smentiscono qualsiasi illecito, sostenendo che i trasferimenti di denaro citati come prova sarebbero in realtà donazioni volontarie da parte di privati cittadini senza richiedere nulla in cambio. Toti sostiene che le decisioni prese durante il suo mandato abbiano sempre avuto il benessere della comunità come obiettivo principale, negando qualsiasi comportamento scorretto e affermando di aver sempre documentato le spese sostenute per attività politiche.
Sospetti sui Movimenti Finanziari e la Possibile Revoca dei Domiciliari
Diversa è la prospettiva dei pubblici ministeri Luca Monteverde e Federico Manotti, che accusano Toti di corruzione, falso e voto di scambio. Le indagini hanno rivelato che circa 55 mila euro provenienti dal Comitato Toti sarebbero stati trasferiti sul conto personale del presidente presso Carige, un’operazione che solleva dubbi sul mix tra finanziamenti legali e gestione personale dei fondi da parte del governatore. Queste circostanze sospette saranno oggetto di approfondimento durante l’interrogatorio odierno. In particolare, la guardia di finanza evidenzia l’uso abituale del conto Carige per sostenere spese politiche correlate all’attività di Toti e del suo entourage, un aspetto che potrebbe influenzare la richiesta di revoca degli arresti domiciliari avanzata dalla difesa e che, se accolta, potrebbe portare il presidente a decidere le proprie dimissioni.
Il Caso Moncada di Esselunga e le Dimissioni Respinte
A complicare ulteriormente la situazione emerge il coinvolgimento di Francesco Moncada, ex consigliere del cda di Esselunga, sottoposto a misure interdittive per presunti pagamenti illeciti legati alla campagna elettorale di Toti durante le elezioni comunali a Genova. In cambio di sostegno pubblicitario, si ipotizza un’accelerazione nelle pratiche di apertura di supermercati in alcune zone liguri. Nonostante le dimissioni presentate, Moncada ha visto respinta la richiesta di revoca delle misure interdittive, poiché il giudice ha valutato la persistenza di un potenziale pericolo di corruzione da parte dell’ex consigliere, smentendo così le sue giustificazioni e l’istanza di revoca presentata.