La riqualificazione dell’antica chiesa di Santa Maria della Vittoria e Santissima Trinità all’Anticaglia si appresta a dar vita a un originale museo dedicato all’arte tipografica, un patrimonio che rischia di cadere nell’oblio. Sotto la guida di Carmine Cervone, un tipografo con una lunga tradizione familiare, il progetto sta rapidamente prendendo forma, grazie anche al sostegno della comunità e a un’iniziativa di crowdfunding. La nuova struttura sarà un punto di riferimento per la valorizzazione della storia della stampa, offrendo al pubblico la possibilità di conoscere e sperimentare antiche tecniche tipografiche.
La chiesa rinata: un luogo di cultura e storia
La chiesa di Santa Maria della Vittoria e Santissima Trinità, un edificio cinquecentesco, è stata concessa in uso alla Curia di Napoli a Carmine Cervone nel 2021. Questo accordo ha segnato l’inizio di un’importante opera di recupero, mirata a restituire l’antico luogo di culto alla sua funzione culturale. Cervone, con il suo background familiare nella tipografia e una passione per la storia della stampa, ha messo a disposizione la sua esperienza e le sue collezioni di macchine da stampa per trasformare la chiesa in un museo di arte tipografica.
Tuttavia, il recupero del complesso architettonico ha presentato numerose difficoltà. La chiesa, per anni abbandonata, necessitava di interventi significativi di restauro e sicurezza. Per affrontare le spese necessarie, Cervone ha cercato sostegno finanziario da diverse fonti, consapevole della grande opportunità di riportare alla luce un patrimonio culturale dimenticato e di rendere l’arte tipografica accessibile alla comunità.
Il crowdfunding: l’unione fa la forza
Per raccogliere fondi per il progetto, Carmine Cervone ha lanciato una campagna di crowdfunding che ha ottenuto un successo sorprendente. Con la partecipazione attiva di appassionati e sostenitori, la campagna ha generato circa ventimila euro tramite oltre trecento donazioni. Il sostegno della comunità è stato determinante non solo per la raccolta di fondi, ma anche per la creazione di un legame affettivo attorno al progetto. La passione e la dedizione di Cervone hanno coinvolto un numero sempre crescente di persone, stabilendo un forte legame tra passato e presente attraverso l’arte della stampa.
A supporto della campagna, è intervenuto anche il Pio Monte della Misericordia, un ente benefico che ha offerto un contributo significativo al progetto. Grazie a questi sforzi combinati, il sogno di Cervone di trasformare la chiesa in un luogo di apprendimento e valorizzazione culturale sta diventando realtà.
Un museo in arrivo: aperture imminenti e novità
I lavori di ristrutturazione sono attualmente in fase avanzata, con l’inaugurazione del museo prevista per l’autunno. Durante un recente sopralluogo, Cervone ha comunicato che rimangono alcuni costi da sostenere, ma il progetto è ormai in dirittura d’arrivo. Gli operai stanno completando il restauro degli ambienti, che erano stati utilizzati in passato per diverse attività, fino a diventare nel tempo un parcheggio per motorini.
In collaborazione con i restauratori dell’Università Suor Orsola Benincasa, il lavoro prosegue sotto la supervisione della Soprintendenza. Durante i lavori, sono stati scoperti ulteriori reperti storici, tra cui una lucerna medievale ritrovata nella cripta, a dimostrazione del valore archeologico e culturale del sito.
I tesori della stampa: un’esposizione straordinaria
La collezione del museo si preannuncia affascinante, con un percorso espositivo che metterà in mostra macchine storiche come il torchio da stampa di concezione leonardiana, la pressa e il tagliacarte, tutte risalenti all’epoca pre-rivoluzionaria industriale. È previsto anche uno spazio dedicato alle dorature, con fregi e lettere in bronzo, e un’altra area che esplorerà l’arte degli amanuensi.
L’evoluzione della stampa sarà documentata attraverso libri rari e proiezioni visive, mentre la sacrestia ospiterà le macchine tipografiche del Novecento, tra cui la famosa Pedalina, resa celebre in un film di Totò e Peppino. Carmine Cervone desidera che i visitatori non solo osservino, ma possano anche sperimentare in prima persona le tecniche di stampa, avvicinandosi così all’arte e alla manualità di un mestiere ricco di storia.
Il museo dell’arte tipografica promette di diventare un’importante risorsa culturale a Napoli, non solo per preservare un passato che merita di essere ricordato, ma anche per educare le nuove generazioni sui valori e sulle ricchezze del patrimonio tipografico.