Nel anni Novanta del secolo scorso, il termine dispregiativo “Pigs” era utilizzato per descrivere i deludenti risultati economici dei Paesi mediterranei come Portogallo, Italia, Grecia e Spagna. Tuttavia, oggi si osserva un fenomeno inaspettato. Secondo le previsioni economiche della Commissione europea, non è più la Germania a trainare la crescita del Vecchio Continente, ma sono i Paesi considerati meno virtuosi, con performance al di sopra della media europea.
Moderata ripresa economica in Europa
Nonostante le incertezze globali, l’Europa evita la recessione e si prevede una crescita del Pil all’1,0% nell’Ue nel 2024 e all’0,8% nella zona euro. Nel 2025, si prevede un’accelerazione fino all’1,6% nell’Ue e all’1,4% nella zona euro. Questi segnali incoraggianti arrivano in un contesto di incertezza, con due conflitti in corso che influenzano il futuro immediato.
Italia in crescita sorpassa Germania e Francia
Con una crescita prevista dello 0,9% per l’anno in corso, l’Italia supera le due principali economie europee. La Commissione europea sottolinea che la domanda interna è il motore della crescita italiana, con un aumento dell’1,2% della spesa delle famiglie e dello Stato. Le esportazioni nette contribuiscono positivamente, mentre gli investimenti e gli scambi di servizi continuano a crescere. Il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti conferma l’allineamento delle previsioni con quelle europee, sottolineando l’impatto positivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
La Germania in fase di lenta ripresa
Dopo una fase di recessione, la Germania sta vivendo una lenta ripresa. Gli effetti della guerra in Ucraina e i contrasti commerciali con la Cina influenzano l’economia tedesca, che nel 2024 potrebbe crescere solo dello 0,1%, il livello più basso in Europa. Le famiglie restano caute nei consumi, mentre l’industria e il settore delle costruzioni registrano una domanda limitata. Le prospettive per il 2025 indicano una crescita dell’1%, confermando la debolezza della domanda economica complessiva.
La Francia segue una crescita moderata
La Commissione Ue prevede una crescita dello 0,7% per la Francia nel 2024, con un aumento dei consumi delle famiglie grazie al potere d’acquisto e agli aumenti salariali in linea con l’inflazione. Gli investimenti di famiglie e imprese sono frenati dagli alti tassi di interesse, mentre si attende un taglio da parte della Banca centrale europea nel 2024. La Francia si prepara a una ripresa trainata principalmente dai consumi interni.