Obiettivo: ridurre l’organico per una maggiore efficienza
Gianluca Rocchi, responsabile della Can, ha sottolineato la necessità di ridurre il numero di arbitri, attualmente troppo elevato. L’obiettivo è di raggiungere un organico compreso tra 30 e 32 membri, ma si tratta di una sfida impegnativa e ancora lontana. Una scelta dettata dalla volontà di ottimizzare le risorse e garantire una gestione più efficiente del gruppo.
Una transizione delicata: supporto per gli arbitri in uscita
Il presidente dell’Aia, Carlo Pacifici, ha evidenziato la complessità della transizione verso un organico ridotto. La necessità di ridimensionare il gruppo attuale, formato dalla fusione delle vecchie Can, comporta delle sfide importanti. È essenziale fornire un supporto adeguato agli arbitri che lasciano l’attività sportiva, garantendo loro un’assistenza e un accompagnamento per affrontare al meglio questo passaggio delicato.
Focus sulle nuove generazioni: investire nel futuro degli arbitri
Gianluca Rocchi ha sottolineato l’importanza di investire sulle nuove generazioni di arbitri, per garantire una crescita costante e un consolidamento del gruppo. Con attenzione particolare all’ascesa dei giovani talenti, si punta a una maggiore presenza italiana nelle competizioni internazionali. Il ringiovanimento del gruppo arbitrale internazionale è una priorità, con l’obiettivo di valorizzare il talento emergente e offrire opportunità concrete di crescita e affermazione nel panorama calcistico mondiale.