Durante la presentazione della propria candidatura per la presidenza Fidal per il triennio 2025-2028, Stefano Mei ha sottolineato l’importanza di dare stabilità all’atletica italiana. L’obiettivo è quello di mantenere i successi raggiunti e di continuare a cercare nuove strade per far rivivere lo splendore di un passato glorioso. Nonostante i progressi fatti, l’atleta e presidente Mei condivide che il lavoro da fare è ancora molto e che la strada verso l’eccellenza è lunga.
Mei ricorda con orgoglio i risultati ottenuti durante l’ultimo quadriennio, in particolare le cinque medaglie d’oro conquistate a Tokyo. L’atmosfera positiva e serena che si respirava durante le competizioni è stata il frutto di un cambio di approccio, dove la collaborazione e la condivisione di idee hanno giocato un ruolo fondamentale. Da ex atleta, Mei comprende le esigenze e i desideri degli sportivi e si impegna a supportarli senza interferire nelle scelte tecniche. L’innovazione per Stefano è stata mantenere un legame diretto con il mondo dell’atletica nonostante il ruolo istituzionale ricoperto.
Per il prossimo quadriennio, Stefano Mei punta a portare un vero cambio di gioco all’interno della Federazione. L’obiettivo è quello di riformare le fondamenta del sistema sportivo italiano, con una governance forte e orientata verso obiettivi comuni. Una leadership senza compromessi è fondamentale per garantire un’ottimale gestione delle risorse e per spingere tutti gli attori del mondo dell’atletica nella stessa direzione. Mei si impegna a mantenere sempre vivo il legame con gli atleti, ponendo al centro delle decisioni il loro benessere e le loro esigenze.
Questo articolo vuole evidenziare il percorso di successo intrapreso da Stefano Mei e le sfide che lo aspettano nel suo futuro mandato alla presidenza Fidal. La professionalità e l’impegno dimostrati fino a oggi sono garanzia di un futuro luminoso per l’atletica italiana, pronta a continuare a primeggiare sulle scene internazionali.