In attesa della decisione sui vertici di Cassa Depositi e Prestiti, si continua a cercare una soluzione che possa soddisfare tutti. Mentre si definisce la nuova guida di Ferrovie dello Stato, con la nomina di Stefano Donnarumma come nuovo ceo affiancato da Tommaso Tanzilli, permane l’incertezza riguardo alla composizione del consiglio di amministrazione.
La situazione attuale vede un’intesa sul mantenimento del presidente Giovanni Gorno Tempini e dell’amministratore delegato Dario Scannapieco, ma rimane aperto il dibattito riguardo alla presenza del rappresentante del Ministero dell’Economia nel consiglio di amministrazione. La prossima riunione dei soci, prevista per il 2 luglio, sarà cruciale per definire il futuro assetto di Cdp e risolvere le questioni ancora in sospeso.
Secondo lo statuto, la gestione di Cassa Depositi e Prestiti prevede la partecipazione di diverse figure istituzionali, come il Ragioniere generale dello Stato e il direttore generale del Tesoro, oltre a rappresentanti degli enti locali. Tuttavia, le recenti modifiche organizzative hanno generato incertezze sulla corretta composizione del consiglio di amministrazione, provocando il rinvio dell’assemblea e mantenendo in sospeso importanti decisioni.
Nel frattempo, l’assemblea dei soci di Ferrovie dello Stato ha ratificato la nomina di Stefano Donnarumma come ceo, affiancato da Tommaso Tanzilli alla presidenza. Questa scelta ha portato a un riassetto dei vertici, con Luigi Ferraris che prenderà il timone della NetCo di Tim. La transizione avverrà il prossimo 1° luglio, delineando una nuova fase per l’importante società ferroviaria.