Riccardo Calafiori racconta la sua esperienza vincente con il Bologna, sottolineando l’importanza dell’unione nel raggiungere obiettivi ambiziosi. Il difensore evidenzia l’influenza determinante di Thiago Motta, definendolo “rivoluzionario, intelligente, rigoroso, preciso” e riconoscendo di aver imparato molto sotto la sua guida. La meritata qualificazione alla massima competizione europea è il frutto di sacrifici, impegno e divertimento vissuti insieme come squadra.
Calafiori esprime il suo profondo attaccamento a Bologna, riconoscendo che lasciare la città significherebbe separarsi da ciò che ama di più: l’ambiente, i tifosi, i compagni e l’allenatore che lo ha valorizzato. La gratitudine verso figure importanti come Daniele De Rossi e Francesco Totti, ma anche verso Thiago Motta e la sua famiglia, è un segno tangibile di riconoscenza e rispetto per chi lo ha sostenuto e influenzato nel percorso sportivo e personale.
Il soprannome “Ruspa“, dato dal padre per la determinazione e la forza d’animo dimostrate dall’atleta, si lega indissolubilmente alla crescita mentale e sportiva di Calafiori. La volontà di vincere la Champions League rappresenta un obiettivo chiaro e ambizioso, mentre la possibilità di entrare a far parte della Nazionale e partecipare all’Europeo 2024 è vista come un traguardo emozionante ma non ossessionante, frutto di impegno e talento.