Panoramica sul recente ddl sulla cybersicurezza
La Camera approva il disegno di legge sulla cybersicurezza, con 149 voti favorevoli, 109 astenuti e 8 contrari. Il testo prevede un inasprimento delle pene per i reati informatici, l’obbligo delle amministrazioni di segnalare gli attacchi entro 24 ore e di avere un responsabile della cybersicurezza. Il documento passa ora al Senato per la seconda lettura. Durante l’approvazione, è stato inserito un emendamento che chiede al governo di regolamentare l’uso del trojan nel prossimo provvedimento.
Controlli sull’accesso alle banche dati: una novità introdotta
Durante l’esame in commissione, sono stati introdotti nuovi elementi nel testo, come controlli sull’accesso alle banche dati da parte degli ispettori del ministero della Giustizia. È stato stabilito che l’accesso sarà consentito solo attraverso specifici sistemi di autenticazione informatica basati su tecnologie diverse, inclusa l’elaborazione di caratteristiche biometriche. Inoltre, è prevista la tenuta di un registro con i nomi di chi accede alle banche dati e le relative motivazioni.
Introduzione del reato di truffa online
Per contrastare i reati informatici e garantire la sicurezza nell’e-commerce, è stato introdotto un emendamento che istituisce il reato specifico di “truffa online”. Sono previste aggravanti, come la confisca obbligatoria degli strumenti utilizzati per commettere la truffa, come computer, smartphone e tablet, per risarcire le vittime dei reati.
Opinioni contrastanti tra i partiti
Il gruppo di Fratelli d’Italia si mostra soddisfatto dell’approvazione del ddl sulla cybersicurezza, soprattutto per l’introduzione del nuovo reato e le misure di confisca degli strumenti informatici. Al contrario, il M5S critica il testo del governo come un’occasione mancata e sottolinea la mancanza di attenzione alla cybersecurity. Azione sottolinea che il ddl non affronta seriamente il tema della cybersicurezza e inasprisce semplicemente le pene, senza fornire le risorse necessarie alle Pa locali.