Il cimitero monumentale di Bonaria, a Cinque mesi dalla scomparsa del leggendario calciatore Gigi Riva, ha ultimato la sepoltura che ospita la sua tomba. Un tributo carico di significato non solo per i tifosi, ma per tutta l’isola sarda. L’immagine che spicca è quella della lapide con indosso la maglia del Cagliari e lo scudetto, in una posa che racchiude la forza e la serenità di un’icona dello sport.
La scritta impressa sulla lapide è un manifesto di amore e riconoscenza nei confronti della regione che ha accolto Gigi Riva giovanissimo, appena diciottenne. Le parole “La Sardegna mi ha dato affetto e continua a darmene, la gente mi è vicino come se ancora andassi in campo e questa per me è una cosa che non ha prezzo” rappresentano il sentimento intenso che legava il calciatore alla terra sarda che lo ha consacrato.
Accanto all’immagine, una frase emblematica: “Vivere nel cuore di chi lasciamo non è morire”. Queste parole, cariche di emozione e significato, risuonano come un messaggio di eterna presenza e continuità nel ricordo di Gigi Riva. Sotto la foto, le date cruciali: da Leggiuno, il 7 novembre 1944, a Cagliari, il 22 gennaio 2024, un percorso di vita straordinario che ha lasciato un’impronta tangibile nella storia dello sport.
La condivisione dell’immagine sulla pagina Facebook di Mauro, figlio di Gigi Riva, ha scatenato una valanga di commenti e “mi piace” da parte dei tifosi, che non hanno esitato a mostrare il loro affetto e la loro ammirazione per il campione indimenticabile del Cagliari e della Nazionale. Con 35 gol, rimane ancora oggi il capocannoniere azzurro di tutti i tempi, un traguardo che lo rende un’icona insuperabile nell’olimpo del calcio italiano.
E così, la tomba di Gigi Riva al cimitero monumentale di Bonaria diventa un luogo di memoria e di celebrazione, dove il suo spirito e il suo talento continuano a ispirare generazioni di sportivi e appassionati. Un tributo che va oltre il tempo e lo spazio, per trasformarsi in un simbolo indelebile di passione, dedizione e gloria sportiva.