Sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre 2023, il Teatro CortéSe dei Colli Aminei ospiterà, in prima assoluta, lo spettacolo “‘O cunto d’’a gavina e d’’o gatto ca ‘a mparaie a vvulà”. Scritto da Luis Sepúlveda e adattato per la scena da Mario Mauro, l’opera si propone di toccare temi universali come l’amicizia e la solidarietà attraverso una narrazione avvincente, in un contesto culturale ricco e vibrante. Con musiche originali eseguite dal vivo, questo evento costituisce un’importante occasione per riflettere sulla capacità di accettare le differenze e di affrontare l’ignoto con coraggio.
La storia di “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” è un classico della letteratura per ragazzi, amato in tutto il mondo e capace di trasmettere messaggi profondi. L’adattamento teatrale di Mauro, che ricorre all’italiano napoletano per rendere la narrazione ancora più coinvolgente e vicina al cuore del pubblico, offre una nuova veste a un racconto di immensa importanza. La traduzione, curata da Claudio Pennino, è frutto di un lavoro accurato che mantiene intatto il messaggio del testo originale spagnolo, rendendolo accessibile e familiare a tutti.
La scelta di utilizzare il dialetto rappresenta non solo un omaggio alla lingua e alla cultura partenopea, ma anche un modo per enfatizzare la universalità del messaggio. “‘O cunto d’’a gavina e d’’o gatto ca ‘a mparaie a vvulà” ci invita a superare le barriere linguistiche e a riconoscere la grande bellezza dell’esistenza, pur nella sua diversità. Lo spettacolo non è solo un intrattenimento, ma diventa anche un momento di riflessione collettiva su come le differenze possano arricchire la nostra vita e i nostri rapporti interpersonali.
Mario Mauro ha messo in scena un’opera che privilegia l’interazione tra parole, gesti e musiche. La regia punta a mettere in risalto l’empatia, il sentimento di apertura verso l’altro, sottolineando quanto sia importante accettare chi è diverso da noi. Lo spettacolo si svolge in una scenografia essenziale, ma ricca di poesia, che consente al pubblico di immergersi pienamente nell’atmosfera del racconto. Gli elementi visivi sono progettati per accompagnare le emozioni evocate dai personaggi e dalla storia, creando un legame profondo tra gli attori e gli spettatori.
A supporto della narrazione, la musica originale, eseguita da Davide Mauro e Emanuele De Luca, integra perfettamente il racconto scenico. Le sonorità della chitarra e del basso si fondono, amplificando l’impatto emotivo della trama e aiutando a trasportare il pubblico in un mondo di sensazioni. Ogni nota e ogni melodia contribuiscono a dare vita a un’atmosfera che invita a riflettere sul coraggio di affrontare l’ignoto e sulla bellezza dei legami veri e sinceri.
“‘O cunto d’’a gavina e d’’o gatto ca ‘a mparaie a vvulà” non è solo un’opera teatrale, ma un autentico invito a considerare il valore delle relazioni umane. In un mondo dove spesso ci si sente portati a giudicare le differenze, lo spettacolo sottolinea l’importanza dell’accettazione e della comprensione reciproca. La favola di Sepúlveda diventa così un potente strumento di didattica affettiva, capace di stimolare il pubblico a interrogarsi sulle proprie capacità di amore e accettazione.
Il messaggio finale che si evince dall’opera è che, nonostante le sfide e le incertezze, ogni individuo ha in sé la forza per affrontare ciò che è diverso, aprendosi al mondo con coraggio. La rappresentazione teatrale, quindi, diventa l’emblema di un desiderio di cambiamento e crescita, seamless e profondo, contemplato attraverso la magnificenza delle favole. La visione di questo spettacolo al Teatro CortéSe promette di essere un’esperienza indimenticabile, capace di lasciare un segno duraturo nella mente e nel cuore di chi vi assisterà.