In un contesto in continua evoluzione come quello dell’arte contemporanea, l’installazione “Giorno 162” rappresenta un’importante occasione per riflettere sulle tradizioni e i riti comunitari. Curata da Christian Taranto e concepita dall’artista Carlo Menale, quest’opera debutta il 12 ottobre 2024 presso Pu-TECA, uno spazio espositivo di riferimento a Somma Vesuviana. Con un focus particolare sulla “Festa di Castello”, l’installazione promette di coinvolgere i visitatori in una rielaborazione artistica della memoria collettiva e delle pratiche rituali in un contesto vesuviano.
L’installazione “Giorno 162” si articola attraverso tre tematiche fondamentali: ricordo, stratificazione e reazione. Questi concetti non solo rappresentano il fulcro del lavoro di Menale, ma fungono anche da specchio per esplorare la complessità del legame tra memoria individuale e collettiva. Ogni tema è un invito a riflettere sulla narrazione storica e culturale che circonda la “Festa di Castello”, una celebrazione secolare profondamente radicata nella storia di Somma Vesuviana.
Particolare attenzione è riposta nella rappresentazione del rito della “Festa di Castello”, che trae origine dall’eruzione del Vesuvio nel 1631. Menale utilizza questo contesto per esplorare la tensione tra sacro e profano nella cultura popolare vesuviana. Il rito, impregnato di significati simbolici, diventa una chiave di lettura per comprendere come le tradizioni si trasformino e si adattino nel tempo, creando continuità e discontinuità.
In questo modo, l’installazione si propone non solo come un’opera d’arte, ma come una vera e propria riflessione culturale. “Giorno 162” invita i visitatori a immergersi in un’esperienza sensoriale che stimola la memoria e la consapevolezza delle tradizioni che permeano la vita quotidiana della comunità. La mostra si configura come un dialogo aperto, dove il pubblico è chiamato a partecipare attivamente, riconoscendo le proprie radici e condividendo un patrimonio culturale.
Carlo Menale è un artista noto per la sua capacità di sfruttare la trasformazione dei materiali, un elemento che riflette l’instabilità del mondo contemporaneo. Nella sua opera, la fluidità del materiale diventa un modo per esplorare e rappresentare l’interazione tra il naturale e l’artificiale. Le sue installazioni sono create attraverso l’uso di materiali organici e artificiali, generando sculture in continua evoluzione che avviano una riflessione sulla bellezza dell’impermanenza.
A Pu-TECA, Menale presenta tre installazioni principali, ciascuna progettata con l’intento di risuonare con il tema della stratificazione, sia fisica che simbolica. Gli elementi che compongono le opere non sono stati scelti a caso, poiché rappresentano un legame diretto con la tradizione e la storia del luogo. L’opera site-specific “Giorno Uno”, in particolare, si ispira alle strutture e agli oggetti della festa tradizionale, riducendo la distanza tra il monte Somma e il borgo vesuviano.
Questa connessione non avviene solo attraverso i materiali, ma anche attraverso un linguaggio visivo che stimola la contemplazione del pubblico. Alle installazioni si aggiunge una dimensione performativa, progettata per coinvolgere i visitatori e rendere l’esperienza ancora più immersiva. L’approccio di Menale reinterpreta gli spazi espositivi materializzando l’arte come un atto comunicativo e relazionale.
La “Festa di Castello”, comunemente nota come “Festa della Montagna”, è una tradizione che unisce elementi sacri e profani. Ogni anno, a partire dal “Sabato dei Fuochi”, gli abitanti locali si preparano a rendere omaggio alla Madonna di Castello, una figura centrale in questo evento che ha dato vita a un fervente culto popolare. La celebrazione è pervasa da significati profondi: il fuoco, simbolo di purificazione, diventa l’elemento chiave per il contatto con il divino.
Le origini della festa sono da ricondurre all’eruzione del Vesuvio, che ha segnato un momento cruciale nella vita della comunità locale. Da quel momento, l’evento ha acquisito sfumature di devozione e celebrazione, culminando nel giorno festivo del 3 maggio. Durante le celebrazioni, il fuoco si trasforma anche in un mezzo di unione per la comunità, che si ritrova per condividere momenti di gioia, riflessione e ritegno.
Il legame tra arte e comunità si evidenzia in modo particolare attraverso l’installazione di Menale, che intende riunire le esperienze vissute e i significati storici attraverso un’espressione artistica innovativa. La festività e il linguaggio visivo dell’artista si intrecciano, creando un ponte che permette ai visitatori di esplorare le radici culturali e le tradizioni che costituiscono l’identità della comunità vesuviana.
L’inaugurazione di “Giorno 162” è prevista per il 12 ottobre 2024 e rimarrà aperta fino al 22 novembre 2024. L’evento si svolgerà presso Pu-TECA Spazio Espositivo, ubicato in via Nuova 1, Borgo Casamale, Somma Vesuviana . Per chi è interessato a un’esperienza coinvolgente che connette arte, storia e tradizione, questa mostra rappresenta un’opportunità unica per approfondire la propria comprensione del legame tra il passato e il presente: un viaggio che arricchisce l’anima e la mente.