La diffusione del virus Oropouche è un fenomeno che sta causando crescente preoccupazione, soprattutto nei Paesi dell’America centro-meridionale e nei Caraibi. Recentemente, sono stati registrati quattro casi anche in Italia, causando due decessi in Brasile, nel Bahia, che sono stati i primi registrati a livello mondiale. Questa infezione virale tropicale, trasmessa da moscerini e zanzare, prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta per la prima volta nel 1955, presso il laboratorio regionale di Trinidad.
Il ministero della Salute brasiliano ha confermato il primo decesso di un paziente di 24 anni, avvenuto a Valença, seguito da un secondo decesso di una donna, con un’ulteriore morte sospetta nello stato di Santa Catarina. In risposta a questa emergenza, l’Organizzazione panamericana della sanità ha emesso un allarme epidemiologico per sensibilizzare i Paesi membri riguardo ai possibili casi di trasmissione del virus Oropouche, anche dalla madre al bambino durante la gravidanza.
In Italia, sono stati diagnosticati quattro casi di importazione, relativi a individui rientranti dal Brasile e da Cuba. L’Istituto superiore di sanità spiega che il virus Oropouche è una arbovirosi trasmessa principalmente dalla puntura di Culicoides paraensis, un piccolo insetto ematofago presente in zone boschive nei pressi di corsi d’acqua e paludi. Al momento, questi vettori non sono presenti in Italia o in Europa, e non si ha conferma di una trasmissione diretta da uomo a uomo del virus.
Fino al luglio 2024, sono stati segnalati oltre 7.700 casi in cinque Paesi, con i primi casi in Italia che non hanno avuto gravi conseguenze. L’Iss avverte che il rischio di infezione è presente nei Paesi in cui è presente il virus, raccomandando l’uso di repellenti, vestiti a copertura completa, il soggiorno in ambienti protetti da zanzariere e la limitazione delle attività all’aperto durante i periodi critici.
I sintomi dell’infezione includono febbre, mal di testa, dolori articolari e altri disturbi. Se si rientra da una zona a rischio e si manifestano sintomi simili, è consigliabile consultare un medico. L’Iss, grazie a un gruppo di esperti multidisciplinari, sta monitorando da vicino il rischio rappresentato dal virus Oropouche in Italia, concentrandosi sugli aspetti virologici ed epidemiologici per affrontare questa emergenza sanitaria.