Un’importante iniziativa ha avuto luogo a Via Bixio, dove è stata inaugurata una nuova panchina rossa per commemorare le vittime di femminicidio. La cerimonia ha attratto una folla significativa e ha dato vita a una serie di eventi di sensibilizzazione e commemorazione, dedicati a promuovere la consapevolezza sulla violenza di genere. La rassegna “Basta!” è culminata in una camminata simbolica e in attività artistiche, dimostrando l’impegno della comunità locale nella lotta contro la violenza sulle donne.
Inaugurazione della panchina rossa
La panchina rossa, un simbolo di memoria e riflessione, è stata inaugurata alla presenza di autorità locali e rappresentanti della comunità. Al taglio del nastro hanno partecipato il sindaco Stefania Signorini e vari assessori, tra cui Ilenia Orologio, Valentina Barchiesi, Elisa Penna, Marco Giacanella e Romolo Cipolletti. Anche i consiglieri comunali di diverse fazioni erano presenti, evidenziando così l’unità della città nel sostenere questa causa cruciale.
Durante l’evento, è stata significativa la presenza delle Dragonesse, un gruppo di donne che, dopo aver affrontato la malattia, praticano il Dragon Boat, contribuendo attivamente alla sensibilizzazione contro il femminicidio. Inoltre, le mamme dell’associazione Il Volo della Libellula hanno distribuito fiocchetti rossi, simboli di unione e supporto, creando un’atmosfera di solidarietà tra i partecipanti.
Camminata in rosso e pannelli di sensibilizzazione
Dopo il simbolico taglio del nastro, ha avuto inizio la “camminata in rosso”, un percorso che si snodava lungo Via Bixio fino a Piazza Mazzini. Questa marcia ha rappresentato un atto collettivo di memoria e resistenza contro la violenza di genere. Lungo il tragitto, sono stati affissi pannelli contenenti citazioni celebri che condannano la violenza e promuovono il rispetto e la parità di genere, creando un efficace contrasto visivo che innescava riflessioni importanti tra i partecipanti.
La camminata ha riunito diverse associazioni locali, mostrando la forza della comunità nella lotta contro il femminicidio. Ogni passo compiuto ha avuto il significato di un passo verso un cambiamento sociale, mentre i partecipanti indossavano abiti rossi come segno di unità e protesta.
Eventi di chiusura della rassegna “Basta!”
La culminazione della rassegna “Basta!” ha visto incontri culturali e artistici che hanno coinvolto la comunità in attività di elaborazione del lutto e di riconoscimento della violenza di genere. In Piazza Mazzini, si sono svolte letture teatralizzate eseguite da artisti dell’associazione Iride, un momento toccante in cui le parole hanno espresso storie di sofferenza e speranza.
A seguire, il flash mob curato da Mamo Dance ha aggiunto un elemento di vivace espressione artistica, coinvolgendo associazioni e studenti. Questo evento ha messo in risalto la potenza dell’arte come strumento di protesta e sensibilizzazione. Le parole pronunciate dal sindaco Signorini e dalla senatrice Elena Leonardi hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra uomini e donne nella lotta contro la violenza, con l’appello a non restare indifferenti verso questo problema sociale.
Iniziative collegate alla rassegna
La rassegna “Basta!” era iniziata alcuni giorni prima, con una serie di eventi nel centro città. Tra le attività, la mostra “Vololibero” dell’associazione Agape e la presentazione del libro “Barbie is no longer on the table” di Camilla Pazzaglia hanno offerto opportunità di riflessione e discussione su tematiche legate alla violenza di genere. Inoltre, il corso di difesa personale a cura di Luca Matteucci ha attratto un pubblico interessato all’empowerment personale e alla prevenzione della violenza.
A partire dal 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la facciata del Centro Pergoli ha ospitato proiezioni con messaggi di sostegno, amplificando l’impatto delle attività svolte. Tra gli ultimi eventi, il spettacolo “L’amore non uccide” dell’associazione Koinè ha proposto un ulteriore spunto di riflessione, contribuendo a mantenere viva l’attenzione su un tema così delicato e cruciale per la società.