Nel cuore di New York, tra lacrime commosse e ovazioni scroscianti, Celine Dion ha fatto il suo ritorno in pubblico alla prima di ‘I Am: Celine Dion’, un docufilm che racconta la sua toccante battaglia contro la sindrome della persona rigida. Questo evento eccezionale, presentato da Irene Taylor, è un’autentica lettera d’amore rivolta ai suoi fedeli fan, un dietro le quinte emozionante che rivela una Celine Dion vulnerabile ma determinata.
Lacrime di gratitudine
Il momento clou della serata è stato quando Dion, visibilmente commossa, ha ringraziato di cuore tutti i suoi sostenitori che non l’hanno abbandonata durante il periodo difficile in cui ha dovuto sospendere la sua residency a Las Vegas e cancellare il tour mondiale a causa della malattia. Con tono vibrante di emozione, ha espresso la sua riconoscenza: “Questa è la platea più grande che ho avuto da qualche anno. La vostra presenza nel mio percorso è stata un dono oltre misura.”
Il sostegno della famiglia
Nei momenti più intensi della serata, dietro le quinte a tifare per lei c’erano i suoi amati figli, René-Charles Angélil e i gemelli Eddy e Nelson. Una dimostrazione tangibile di quanto sia importante per Celine avere accanto le persone care durante la sua battaglia. Prima di lasciare il palco, con un nodo alla gola e la promessa di un ritorno imminente, la superstar ha voluto ringraziare la sua neurologa, la dottoressa Amanda Piquet, e la regista Irene Taylor per il supporto instancabile e il legame speciale che si è creato tra di loro.
L’umanità dietro le telecamere
Nel tepore del red carpet, Irene Taylor ha svelato retroscena dell’intimità condivisa durante le riprese del docufilm. Senza un piano già scritto, ogni giorno era un’opportunità per incontrare Celine nel modo più autentico possibile. La regista ha raccontato che spesso si rinunciava a girare a causa del malessere della cantante, priorità assoluta della produzione. Questo approccio empatico e flessibile ha permesso di catturare momenti di verità e di fragilità, rendendo il documentario un ritratto autentico della donna dietro la star.
Un gesto di generosità
Oltre alla sua testimonianza coraggiosa, Celine Dion ha deciso di sostenere la ricerca scientifica sulle malattie autoimmuni donando due milioni di dollari alla creazione di una cattedra di ‘Autoimmune Neurology’ presso l’University of Colorado Anschutz Medical Campus, posizionando la dottoressa Piquet come la prima a ricoprire questa importante figura. Un gesto straordinario che conferma la sensibilità e l’impegno sociale della celebre cantante.
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