Nel cuore di Monaco di Baviera è stata inaugurata una mostra che suscita emozioni contrastanti. Sedili blu e gialli, i colori dell’Ucraina, sono stati esposti su un’impalcatura di rete metallica provenienti dallo stadio Sonyachny di Kharkiv, devastato dai bombardamenti in Ucraina. Un gesto simbolico carico di significato, reso ancora più toccante dalla presenza di Andrij Šhevchenko, presidente della federazione calcistica ucraina.
Il dramma di uno stadio distrutto e la solidarietà internazionale
Lo stadio Sonyachny, con i suoi 5.000 posti, era stato costruito nel 2011 in vista dell’Europeo del 2012, destinato ad essere un luogo di preparazione per la nazionale ucraina. Tuttavia, a seguito dei tragici eventi bellici che hanno colpito Kharkiv, lo stadio è stato raso al suolo e reso inagibile sin dal maggio del 2022. La mostra a Monaco, in una piazza centrale della città gemellata con Kiev dal lontano 1989, rappresenta un omaggio al passato e un grido di solidarietà verso un popolo duramente colpito dalla guerra.
Il messaggio di Šhevchenko: tra lo sport e la tragedia
Andrij Šhevchenko, ex calciatore e attuale figura di spicco nel panorama sportivo e istituzionale ucraino, non nasconde l’emozione nel visitare la mostra a Monaco. “È un pezzo di uno stadio che serviva per la preparazione dell’Europeo del 2021 per l’Ucraina ed è stato completamente distrutto dai russi,” dichiara con voce ferma, testimoniando la brutalità del conflitto in corso. Mentre la nazionale ucraina si prepara a scendere in campo per la sua prima partita all’Europeo del 2024 contro la Romania, Šhevchenko sottolinea l’importanza di restare uniti di fronte alle avversità. “Iniziamo oggi il nostro torneo, con la squadra sul campo, ma milioni di soldati stanno difendendo l’Ucraina. Siamo tutti insieme,” conclude il Pallone d’Oro del 2004, trasmettendo un messaggio di forza e resilienza in un momento travagliato per il suo Paese.