Ilaria Salis, attivista milanese, è finalmente uscita dalla prigione di massima sicurezza a Budapest dopo oltre 15 mesi di detenzione. Adesso si appresta a scontare gli arresti domiciliari in attesa della conclusione del suo processo.
Le accuse e il passaggio ai domiciliari
Arrestata nell’11 febbraio del 2023 insieme a due antifascisti tedeschi, Ilaria Salis è stata accusata di essere coinvolta in due aggressioni contro militanti di estrema destra e di far parte di un’associazione criminale. Tuttavia, il 15 maggio una commissione di secondo grado del tribunale di Budapest ha deciso di concederle la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e il versamento di una cauzione di 40mila euro. Dopo il trasferimento dei fondi dall’Italia, avvenuto la settimana scorsa, finalmente è stata concessa la libertà provvisoria a Ilaria Salis.
Il commento di Roberto Salis e le prospettive future
Roberto Salis, padre dell’attivista, ha espresso il suo sollievo riguardo alla liberazione della figlia, auspicando che questo passo sia solo il primo verso il suo ritorno in Italia. La prossima udienza del processo a carico di Ilaria Salis è prevista per il 24 maggio, mentre la famiglia non vede l’ora di poterla riabbracciare e spera che presto possa tornare a casa.