Il Rione Sanità si è animato con un evento speciale per onorare il settantesimo anniversario delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia. La serata, caratterizzata da un concerto spettacolo, ha sottolineato l’importanza dell’integrazione sociale e dell’impegno sportivo in una realtà che da anni vive una trasformazione significativa. Grazie alla creazione di una palestra sociale, centinaia di giovani e donne del quartiere possono praticare sport, allontanandosi da situazioni di difficoltà.
Nel 2018, la presenza delle Fiamme Oro nel Rione Sanità è iniziata con l’apertura di una palestra di boxe e judo, inizialmente situata nella sacrestia della Basilica di Santa Maria della Sanità. Da allora, la struttura ha trovato spazio in un’area più grande, l’ex Mendicicomio dei Cristallini, dal 2020. Questa iniziativa è stata pensata con saggezza dall’allora parroco don Antonio Loffredo, che ha concepito il progetto di integrare sport e comunità, chiamando a collaborare gli atleti delle Fiamme Oro come istruttori.
Il progetto ha dimostrato come l’attività sportiva possa essere un potente strumento di cambiamento, consentendo a centinaia di ragazzi di praticare judo e boxe gratuitamente. Questo approccio ha permesso di offrire alternative valide ai giovani, distraendoli da attività non costruttive e, al contempo, donando loro la possibilità di sviluppare abilità fisiche e mentalmente stimolanti. Molti di questi ragazzi, ora adulti, sono diventati maestri a loro volta, creando così un circolo virtuoso che genera nuove opportunità.
In aggiunta alle discipline già attive, dal 2022 è stata introdotta l’arrampicata, così come corsi di autodifesa per le donne del quartiere. Questo ampliamento del progetto rappresenta un significativo passo avanti verso l’inclusione e il rafforzamento della comunità, offrendo a mamme, nonne e donne di ogni età l’opportunità di partecipare ad attività sportive, così come la possibilità di unire famiglie e comunità attraverso lo sport. La gestione continua della palestra anche durante l’estate, periodo in cui le scuole sono chiuse, ne evidenzia ulteriormente l’importanza sociale e l’impatto positivo sulla vita dei residenti.
La serata di celebrazione è stata condotta da Rosalia Porcaro, che ha magistralmente intrecciato interventi significativi e brani musicali eseguiti dalla Sanitansamble, sotto la direzione del maestro Paolo Acunzo. Questo ensemble, formato da giovani provenienti dal quartiere, ha deliziato il pubblico con un repertorio di classica sinfonica e colonne sonore, raccontando al contempo storie e successi legati all’impegno delle Fiamme Oro nel Rione.
I momenti di riconoscimento hanno trattato dell’importante storia di questa realtà sportiva, rivelando come il lavoro delle Fiamme Oro non si fermi ai successi in campo, ma si estenda anche all’impatto sociale. Tra i vari tributi, sono stati mostrati video che celebrano le vittorie olimpiche degli atleti del gruppo. Espressione di gratitudine è arrivata anche dal questore di Napoli, Maurizio Agricola, il quale ha sottolineato come le Fiamme Oro rappresentino una medaglia a doppia faccia: da un lato successi sportivi, dall’altro un impegno costante per il sociale.
Il questore ha anche condiviso l’approccio adottato nel Rione e la sua pianificazione di replicare tale modello in altre aree, come a Caivano, attraverso la gestione del Centro Delphinia, focalizzandosi sulla legalità e sulla prevenzione come priorità. La serata ha infine raggiunto il suo culmine sulle note del famoso brano “Era de’ maggio”, donando un’atmosfera di festeggiamenti e speranza.
A rendere ancora più emozionante l’evento è stata l’intensa riflessione del parroco della Sanità, don Luigi Calemme. Egli ha ricordato come il rione stia attraversando una fase di vera rinascita, basti pensare al processo di trasformazione in atto da ormai oltre un decennio. La presenza delle Fiamme Oro ha avuto un ruolo fondamentale in questo cambiamento, e come evidenziato da don Calemme, tre parole care a Papa Francesco—inclusione, riscatto e spirito di gruppo—si rivelano particolarmente attinenti al contesto attuale del quartiere.
Il parroco ha espresso particolare riconoscenza verso coloro che hanno lavorato con passione in questo progetto, citando in particolare Luca Piscopo, coordinatore delle Fiamme Oro, e Marco Badolati, educatore di prossimità. Entrambi rappresentano figure chiave che, grazie alla loro dedizione, hanno contribuito a creare un ambiente di supporto e guida per i giovani. L’avvicinamento alle fragilità del territorio è ciò che rende questo progetto tanto prezioso e unico, dimostrando come lo sport possa effettivamente trasformare le vite e dare vita a nuovi sogni.