La Federazione Medico Sportiva Italiana ha raggiunto un importante traguardo: il riconoscimento a livello europeo della specialità di Medicina dello Sport ai sensi della Direttiva 2005/36/CE. Dopo quasi vent’anni di impegno e battaglie tecniche e burocratiche, finalmente la perseveranza e la convinzione hanno portato a un risultato straordinario.
Il presidente della FMSI e dell’EFSMA, Maurizio Casasco, commenta con orgoglio il raggiungimento di questo obiettivo tanto ambito. Grazie al suo impegno e a quello dei suoi predecessori, uniti all’importante contributo del Prof. Fabio Pigozzi, oggi Presidente della Federazione Internazionale di Medicina dello Sport , è stato possibile ottenere il meritato riconoscimento europeo. Questo successo premia la lunga tradizione e il valore riconosciuto alla Medicina dello Sport italiana, aprendo la strada a importanti sviluppi internazionali.
Il presidente della FIMS, Fabio Pigozzi, sottolinea l’importanza sociale della medicina dello sport e della promozione dell’esercizio fisico e di stili di vita sani. Questo riconoscimento rappresenta un traguardo significativo nella lotta contro le malattie non trasmissibili, che provocano milioni di decessi ogni anno a livello globale. La medicina dello sport si conferma così un punto di riferimento fondamentale per la salute pubblica.
L’Italia, grazie alla sua lunga tradizione e all’innovazione costante, si conferma all’avanguardia nel campo della medicina dello sport. Con la nascita della scuola di specializzazione universitaria post-laurea in Medicina dello Sport a Milano nel 1957 ad opera del Prof. Rodolfo Margaria, il nostro Paese ha dimostrato di essere un punto di riferimento per la formazione e la ricerca in questo settore. La recente conquista del riconoscimento europeo rappresenta un ulteriore traguardo da celebrare e un incentivo a continuare su questa strada di eccellenza.