La controversia dello striscione
Durante la festa dell’Inter è emersa una controversia riguardante lo striscione in cui era raffigurato il rossonero Theo Hernandez al guinzaglio. Denzel Dumfries ha accettato la sua parte di colpa in questo episodio, che ha portato alla sua sanzione da parte della Procura federale. L’accusa si basava sull’art. 4 del Codice di giustizia sportiva che richiede ai tesserati di rispettare la “lealtà, correttezza e probità” nello sport.
Il patteggiamento di Dumfries
Denzel Dumfries ha deciso di patteggiare con la Procura federale riguardo allo striscione che ritraeva Theo Hernandez al guinzaglio durante la festa dell’Inter. Questa decisione è stata presa dopo che la Procura aveva aperto un fascicolo il 29 aprile, contestando all’olandese l’art. 4 del Codice di giustizia sportiva. Dumfries ha riconosciuto le proprie responsabilità e ha accettato di pagare una multa di 4 mila euro, che è stata la stessa sanzione inflitta all’Inter per lo stesso episodio.
Una multa condivisa
La Procura federale ha deciso di sanzionare sia Denzel Dumfries che l’Inter con una multa di 4 mila euro ciascuno per lo striscione controverso esposto durante la festa del club nerazzurro. Dumfries ha accettato di patteggiare e ha ammesso le sue responsabilità in questo episodio, dimostrando un atteggiamento di collaborazione e rispetto verso le norme sportive. La sanzione inflitta riflette l’importanza del rispetto della lealtà, della correttezza e della probità nello sport, valori fondamentali che devono essere preservati e difesi in ogni occasione.