Panoramica sull’iniziativa dell’Authority Governativa nel mondo dello sport
All’inizio della scorsa settimana siamo andati dal ministro Abodi con le parti interessate, calcio e basket, per tracciare il percorso di costituzione di un’authority. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha sottolineato l’importanza di coinvolgere esperti del settore nell’individuazione dei membri e delle dinamiche della nuova istituzione. Malagò ha espresso la necessità che il governo legisli con attenzione e coinvolgendo chi conosce a fondo la materia, per evitare stravolgimenti radicali.
Le posizioni di Giovanni Malagò e Gianni Petrucci sull’Authority Governativa
Malagò ha chiarito che Covisoc e Comtec svolgono un ruolo di certificazione contabile fondamentale per le società sportive, ma non garantiscono un miglioramento sostanziale della gestione finanziaria. L’istituzione dell’authority mira a ottenere una maggiore trasparenza nei controlli, ma non risolve le questioni legate alla programmazione e allo sviluppo nel mondo dello sport. Dall’altra parte, Gianni Petrucci ha sollevato dubbi sul coinvolgimento del basket nella decisione, sottolineando la necessità di un dialogo più approfondito tra le varie federazioni.
La complessità della trasformazione da agenzia a authority e le sfide da affrontare
La trasformazione dell’agenzia in un’authority ha evidenziato le complessità nelle dinamiche di designazione e regolamentazione dei membri. Malagò ha ribadito l’importanza di evitare imposizioni e garantire un coinvolgimento attivo degli esperti del settore nel processo decisionale. Inoltre, è emersa la necessità di trovare un equilibrio tra il controllo governativo sui conti delle squadre e l’autonomia sportiva, al fine di garantire la credibilità e l’efficienza delle istituzioni coinvolte.
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